Roma, Dovbyk divisivo: i numeri contro i limiti tecnici

Artem Dovbyk risulta sempre più divisivo, soprattutto da quando indossa la maglia della Roma: in molti ne esaltano le qualità da bomber, altri invece sottolineano le qualità tecniche precarie

Redazione Solo la Roma
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Dovbyk con la maglia della Roma

Nel corso della 10ª giornata di Serie A, la Roma avrà la possibilità di mettersi nuovamente in corsa, non solo a livello di umore, ma anche per la classifica che adesso parla di un 12° posto. Ivan Juric avrà il compito di guidare i giallorossi contro l’ex squadra e per farlo potrebbe decidere di affidarsi nuovamente ad Artem Dovbyk, il gigante ucraino che per ora ha messo a segno circa il 50% delle reti totali segnate dai capitolini da inizio stagione.

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La figura dell’attaccante giallorosso risulta nell’ambiente romanista alquanto divisivo. C’è chi ne elogia le qualità da rapace d’area, innegabili viste le 24 reti e gli 8 assist nel campionato de LaLiga dello scorso anno, alle scarse abilità tecniche, ovviamente facendo il confronto con alcuni attaccanti del passato, mettendo in conto anche Romelu Lukaku, ex bomber della Roma ora al Napoli e che la scorsa stagione ha messo a segno 21 reti in 47 partite.

Artem Dovbyk attualmente regge un attacco piuttosto in difficoltà, con Dybala non sempre al 100% e con Soulé che sta giocando al limite delle proprie possibilità. Toccherà a Juric dunque decidere se continuare a puntare sull’ex Girona, pur sapendo del fastidio al ginocchio dell’ucraino, oppure cambiare tattica e lasciare che Dybala agisca da falso nueve.

Dovbyk con la maglia della Roma
Dovbyk con la maglia della Roma

Roma, Viviano: “Dovbyk ha limiti tecnici assurdi”

Il paragone tra Artem Dovbyk ed altri bomber attuali in Serie A è sempre dietro l’angolo e a proposito di questo, Emiliano Viviano ha deciso di esprimere la propria opinione ai microfoni di TV Play: “Dovbyk? Ma quale Dovbyk, lo sai che genere di insulti gli avrebbero tirato se avesse giocato alla Juventus? Quando gli arriva la palla non fa altro che tornare indietro. A me lui piace eh, ma se poi devi fare un paragone anche con Vlahovic si capisce che in alcune cose ha dei limiti tecnici enormi”.

All’età di 27 anni dunque, il giocatore esploso sotto la guida di Miguel al Girona, ha ancora possibilità di provare a cambiare l’idea che in molti si sono fatti di lui in questo avvio di stagione, soprattutto cercando di trovare la giusta collocazione in campo ed un feeling crescente con i compagni di squadra.

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