Seconda pausa per le Nazionali archiviata, ma ce ne sarĆ unāaltra, a metĆ novembre, a spezzare unāultima volta gli impegni dei club prima di avviarci verso la fine del 2024. Per chi come la Roma ha il doppio impegno, triplo se consideriamo anche la Coppa Italia, sarĆ un periodo intenso e determinante per il proseguo della stagione, ed anche il calendario dunque avrĆ un peso importante. Dandovi un rapido sguardo, notiamo una squadra di Juric chiamata ad un doppio tour de force.
Si parte ovviamente con il tabĆ¹ Inter, che farĆ visita ai giallorossi domenica sera, allāOlimpico, nel big match dellāottava giornata. Titolari pronti ad offrire ad una prova di forza importante per ottenere un risultato che lanci classifica e morale dellāambiente, poi sarĆ tempo di gestire le energie tra Europa e Serie A: dopo i nerazzurri ecco la Dinamo di Kiev, che sarĆ probabilmente sfruttata per un poā di turnover, visto che ad essa seguono le difficili gare contro la Fiorentina al Franchi e con il Torino nella capitale.
Il viaggio in Belgio per affrontare lāUnion Saint Gilloise ed il confronto interno con il Bologna chiuderanno il primo filotto della Roma, per gustarci gli impegni dellāItalia contro Belgio e Francia. La ripresa poi sarĆ da brividi: due trasferte in pochi giorni contro il Napoli di Conte e il Tottenham in Europa League, prima di inaugurare dicembre allāOlimpico con lāAtalanta. Un calendario non semplice, ma questo offre la casa.
7 punti in 3 gare: Juric sa che non basta
Il futuro che attende Juric lo abbiamo appena visto, e dietro cāĆØ un passato che ha visto luci e ombre nella sua Roma. Il solo punto contro Athletic Bilbao ed Elfsborg in Europa non ĆØ piaciuto, soprattutto per la prestazione fornita in Svezia, ma 7 punti in 3 gare di campionato sono un buon bottino, al netto dellāamaro pareggio di Monza prima della sosta. Il tecnico croato perĆ² sa che non basta per tranquillizzare una piazza in subbuglio dopo lāesonero di De Rossi e per inseguire il tanto agognato obbiettivo Champions League.
Fare risultato con lāInter darebbe un iniezione di fiducia per affrontare i prossimi tour de force, con la solita mentalitĆ alla Juric: una gara alla volta, con piccoli miglioramenti ma costanti, consapevole che allenare la squadra della capitale ĆØ tanto bello e gratificante quanto pericoloso e instabile come compito.