Il sogno della Roma Femminile al World Sevens Football termina con largo anticipo. Dopo il ko all’esordio contro il Manchester United (3-2), le giallorosse incassano un’altra sconfitta, stavolta per mano del Paris Saint-Germain, che si impone 2-1 al termine di un match combattuto ma macchiato da una clamorosa svista arbitrale.
Le ragazze di Spugna, partite con Ceasar in porta, Giugliano, Kuhl, Pante, Thogersen, Troelsgaard e Viens, avevano illuso con il gol del vantaggio firmato Corelli. Ma nella ripresa le francesi hanno prima pareggiato con Echegin, poi trovato il golden goal decisivo nei supplementari con Leuchter.
Errore da moviola: niente rigore su Giugliano
A condizionare pesantemente il risultato è stato un incredibile errore arbitrale. Nel momento cruciale del match, Manuela Giugliano è stata atterrata in piena area da una giocatrice del PSG. Un rigore netto, ignorato inspiegabilmente dal direttore di gara. Un’assenza del VAR che pesa quanto una sentenza: la mancata concessione del penalty ha tolto alla Roma la possibilità di ipotecare il passaggio del turno e di garantirsi l’accesso alle semifinali milionarie.
Beffa economica: sfuma un premio più ricco della Champions
La sconfitta non è soltanto amara dal punto di vista sportivo. Il World Sevens Football – torneo di calcio a sette che si disputa a Estoril (Portogallo) fino al 23 maggio – prevede un montepremi di 5 milioni di dollari, con 2,5 milioni destinati alla vincitrice e 500.000 dollari ciascuno per le semifinaliste eliminate.
Per la Roma, accedere alla semifinale avrebbe garantito un introito superiore a una qualificazione alla Champions League femminile (che oggi vale circa 400.000 euro per l’accesso alla fase a gironi). Una chance sfumata che lascia più di un rimpianto. Con due sconfitte in altrettante gare, le giallorosse sono già eliminate dalla fase a gironi. L’ultima partita in programma, contro il Benfica, anch’esso a quota zero, sarà utile solo per le statistiche.