La Roma di Ranieri si prepara a vivere un finale di stagione incandescente, con nove partite che saranno decisive per determinare se i giallorossi riusciranno a qualificarsi alle coppe europee. Il calendario è tutt’altro che semplice: si parte sabato 30 marzo contro il Lecce, e poi una sequenza di big match da brividi contro Juventus, Lazio, Inter, Fiorentina, Atalanta e Milan, con le sfide a Verona e Torino a fare da cornice.
Per trovare ispirazione, Trigoria guarda al passato, in particolare alle due precedenti esperienze di Ranieri sulla panchina giallorossa, dove i finali di stagione sono stati ricchi di emozioni e – quasi sempre – di grandi rimonte.
2009/2010: il sogno scudetto sfiorato
Nella sua prima avventura, Ranieri arrivò vicino a scrivere la storia. Alla 30ª giornata, la Roma era seconda a 59 punti, a -4 dall’Inter di Mourinho. Da lì in poi, i giallorossi furono protagonisti di una cavalcata straordinaria, raccogliendo 24 punti su 27 disponibili nelle ultime nove gare.
I momenti chiave furono la vittoria per 2-1 sull’Inter all’Olimpico, che riaccese speranze scudetto e il trionfo nel derby contro la Lazio per 2-1 con la memorabile doppietta di Vučinić. L’unico passo falso arrivò contro la Sampdoria (1-2), risultato che permise il sorpasso definitivo dell’Inter in vetta. I giallorossi chiusero secondi con 80 punti, sfiorando il tricolore e raggiungendo anche la finale di Coppa Italia (persa contro l’Inter).
2018/2019: rincorsa europea fallita di poco
La seconda esperienza di Ranieri fu diversa: arrivò a stagione in corso, subentrando a Di Francesco quando la squadra era già fuori dalle coppe e in crisi di risultati. Dopo un avvio difficile, nelle ultime nove partite la Roma raccolse 19 punti su 27 con 5 vittorie e 4 pareggi. Nonostante la rimonta, la squadra chiuse al sesto posto con 66 punti, mancando l’accesso alla Champions per un soffio.