Dopo aver chiuso una stagione da stakanovista – sempre in campo per tutti i minuti della Serie A – Evan N’Dicka rischia di essere assente in un momento cruciale del prossimo campionato. Dal 21 dicembre al 18 gennaio, infatti, sarà impegnato con la Costa d’Avorio in Coppa d’Africa, torneo che i campioni in carica proveranno a riconquistare in Marocco. Tradotto: la Roma dovrà fare a meno del suo leader difensivo per almeno due big match, contro Juventus e Atalanta.
Cessione in vista?
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, non è detto però che N’Dicka sia ancora in giallorosso a quell’altezza. Le esigenze finanziarie legate all’accordo con l’UEFA – da sanare entro dicembre 2025 – impongono al direttore sportivo Florent Ghisolfi di generare entrate e plusvalenze. In questo senso, il centrale ivoriano rappresenta un’occasione: arrivato a parametro zero dall’Eintracht, ogni eventuale cessione produrrebbe guadagno pieno.
Tra i nomi più caldi in uscita c’è anche Angelino (vicino all’Arabia per 25 milioni), ma N’Dicka è il profilo che può attirare l’attenzione dei top club. Il difensore ha già lasciato intendere di essere aperto a nuove esperienze, ma il suo ingaggio da 4 milioni netti non agevola la trattativa. Ad oggi, nessuna proposta concreta è arrivata sulla scrivania di Ghisolfi.
Variabile Gasp
Nel caso restasse, Gian Piero Gasperini potrebbe decidere di costruire attorno a lui la nuova difesa a tre. Lo aveva già fatto, in parte, il predecessore Ivan Juric, che lo schierava da centrale puro, ruolo che potrebbe tornare d’attualità nel nuovo corso.
Con Ranieri, invece, N’Dicka era tornato sul centrosinistra, lasciando il centro a Mancini. L’equilibrio è destinato a cambiare: nella visione di Gasperini, i due braccetti devono partecipare alla costruzione e spingersi spesso in avanti. Caratteristiche poco affini al difensore ivoriano, che potrebbe quindi essere “salvato” proprio da un piazzamento centrale, più statico ma strategicamente cruciale.