Roma, Graziani sull’esonero di De Rossi: “Non c’entrano i risultati”

Francesco Mazza
Francesco Mazza
De Rossi, ex allenatore della Roma

L’esonero di Daniele De Rossi continua a far discutere e non poco, soprattutto visto il recente rinnovo di contratto e le solo quattro giornate di campionato. Sulla questione si è espresso anche Francesco Graziani, che in un’intervista rilasciata a Il Tempo ha dato la sua chiave di lettura a questa decisione della Roma.

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Queste le sue parole: “Secondo me i risultati c’entrano poco e niente. C’è stato qualcosa tra lui e la società, che poi ha fatto scaturire questa decisione. Poi ovviamente nessuno era contento dei tre punti in quattro partite, però devo dire che la Roma non era una squadra senza gioco o allo sbando. Ha resistito Fonseca al Milan, gli hanno dato una chance a Venezia. Inoltre non mi pare ci siano polemiche legate a Palladino o Italiano, visti i loro risultati. Pecchi si è fatto rimontare da 2-0, esoneriamo anche lui?”

Sulle parole di Totti: “Avrebbe fatto la fine di Mourinho nel caso in cui non fossero arrivati i risultati. Un primo bilancio poteva essere fatto in questa sosta, tra altre tre giornate. La gara con la Juventus per me aveva dato segnali positivi e col Genoa ha perso all’ultimo secondo. La Roma ha giocato tre gare in trasferta, e non è stata particolarmente fortunata, va detto anche questo”

Graziani: “Se va via De Rossi deve farlo anche Ghisolfi”

Graziani ha poi continuato: “Chi pensa che un giocatore possa giocare contro l’allenatore deve capire che prima di tutto gioca contro se stesso. Ho avuto tecnici con cui ho discusso, ma in campo davo sempre il 200%. Innanzitutto per me, ma poi per la professionalità dei miei compagni. I giocatori avrebbero potuto parlare con la società per dire di non essere d’accordo con la decisione presa, magari anche arrivando a situazioni estreme, dicendo di non voler scendere in campo domenica”.

Su altri possibili responsabili:Se va via De Rossi deve andare via anche Ghisolfi. Anche lui è figlio di questa realtà che stiamo vivendo, perché l’allenatore non è l’unico responsabile che non sta facendo rendere la squadra per quelle che sono le potenzialità, quindi qualcosa è stato sbagliato anche nella costruzione dell’organico. Mi dispiace molto per Daniele, stava lavorando bene, non se lo meritava e soprattutto, dal punto di vista professionale è una botto molto forte”.

Graziani ha concluso parlando di Juric: “Ritengo che sia un ottimo tecnico. A volte gli rimprovero che non riesce a contare fino a dieci quando si arrabbia. Per il resto però è un tecnico preparato, bravissimo. E sono convinto che con il materiale a disposizione farà sicuramente bene”.

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Fin da piccolo, lo sport è stata la mia passione e crescendo ho capito quanto possa essere fondamentale per sviluppare valori positivi nelle persone. Inoltre, credo che la comunicazione al giorno d'oggi sia fondamentale in qualsiasi ambito della nostra vita. Per questi motivi, mi piacerebbe specializzarmi nel campo del giornalismo sportivo, con una predilezione nell'ambito della telecronaca.
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