La Roma ha vinto e convinto contro una Lazio che, seppur favorita sulla carta, ha completamente sbagliato l’approccio mentale alla partita. E i risultati si sono visti: 2 gol subiti, per mano di Pellegrini e Saelemaekers, dopo soli 18 minuti di gioco. Due reti che alla fine dei 90′ di gioco sono risultate fatali e hanno condannato i biancocelesti alla sconfitta. I giallorossi, dunque, mettono in tasca tre punti fondamentali non solo in termini di classifica, ma anche e soprattutto per il morale e per lo spirito. Gli uomini di Ranieri, infatti, dovranno considerare questo Derby come un punto dal quale ripartire nei prossimi appuntamenti che verranno.
Ma se da una parte a catturare l’occhio è il ritorno al gol di Pellegrini e l’ennesima prestazione super di Saelemaekers, dall’altra bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. Dybala, infatti, è stato il vero centro di questa Roma. La Joya ha letteralmente seminato il panico tra le fila biancocelesti, soprattutto nel primo tempo dove ha costretto gli avversari al fallo per ben 4 volte. La conseguenza? Tre cartellini gialli dati rispettivamente a Gila, Zaccagni e Castellanos. Ma non solo questo, perché l’argentino ha anche partecipato a entrambe le reti.
Nella prima occasione è Dybala a tagliare il campo con un lancio per Saelemaekers, che poi servirà il pallone a Pellegrini, mentre nel secondo gol la Joya guida il contropiede cedendo poi il pallone all’ex Milan che completerà l’opera. Una prestazione a tutto tondo quella dell’argentino che ha lottato dal 1′ di gioco fino al momento della sua sostituzione, arrivata al 74′.
Koné come Dybala
Tra le carte vincenti di Ranieri non c’è solo Dybala, ma anche Koné. Il francese, come spesso è capitato in questa stagione, è stato l’uomo in più dei giallorossi. Proprio come la Joya, ha spesso creato superiorità numerica con i suoi strappi palla al piede e ha costretto i biancocelesti al fallo. Ma ciò che ha fatto la differenza sono stati i contrasti. Manu, infatti, ha vinto 8 duelli, con una percentuale del 70% di uno contro uno vinti. Numeri importanti per un centrocampista, soprattutto in un match fisico come il Derby.