Una Roma tutta nuova e questa volta profondamente italiana. È questa la direzione che il club giallorosso ha scelto di intraprendere per la stagione che verrà. Dopo anni segnati da profili stranieri in panchina, in campo e nei quadri dirigenziali, la società ha deciso di voltare pagina, costruendo una squadra – non solo tecnica ma anche dirigenziale – che parli italiano.
Allenatore, dirigenti e calciatori: Roma made in Italy
L’ultima mossa in ordine di tempo è il ritorno di Frederic Massara come direttore sportivo, che va ad aggiungersi alla conferma di Claudio Ranieri e all’arrivo di Gian Piero Gasperini in panchina. Tre figure che conoscono bene il calcio italiano e che rappresentano un netto cambio di rotta rispetto alle scelte internazionali del recente passato.
Ma la “nazionalizzazione” della Roma non si ferma ai dirigenti. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il nuovo corso tecnico punta a ricostruire anche l’identità della rosa, affidandosi a uno zoccolo duro di calciatori italiani. I leader saranno Gianluca Mancini, Lorenzo Pellegrini, Bryan Cristante e Stephan El Shaarawy, ai quali si affiancheranno i giovani Tommaso Baldanzi e Niccolò Pisilli. Sei nomi che rappresentano la spina dorsale della squadra su cui costruire un gruppo giovane, italiano e affamato.
L’obiettivo della dirigenza
L’idea, spiegata anche ieri da Massara, è chiara: puntare su calciatori tra i 21 e i 25 anni per creare una base solida che possa crescere insieme nel tempo. Un progetto a lungo termine che vuole coniugare competitività e identità, riducendo la dipendenza da giocatori e dirigenti stranieri spesso avulsi dal contesto del calcio italiano.