Richard Rios non vestirà la maglia della Roma. Dopo settimane di contatti, rilanci e speranze, il centrocampista colombiano ha scelto di proseguire la propria carriera al Benfica. Il club lusitano ha vinto la corsa con un’offerta da circa 28 milioni di euro accettata dal Palmeiras, e il giocatore è atteso a Lisbona per firmare. Lo abbiamo raccontato anche qui, nel dettaglio: Rios al Benfica, ora è ufficiale.
Per la Roma si chiude così una lunga telenovela di mercato, che lascia però uno spazio da colmare: quello di un centrocampista muscolare, dinamico, capace di interpretare il pressing e la verticalità secondo le richieste di Gian Piero Gasperini. E se è vero che Neil El Aynaoui è già arrivato nella Capitale e ha cominciato il suo percorso in giallorosso (qui il nostro focus), è altrettanto evidente che un altro rinforzo in mediana serve con urgenza. Per caratteristiche, per struttura di rosa, per visione tattica.
Dopo il rifiuto di Rios, resta un vuoto. E la Roma lo sa bene
Richard Rios rappresentava un profilo ben definito: grande fisicità, capacità di recupero palla, corsa verticale, strappo, attitudine da mediano di rottura ma anche da incursore. Una via di mezzo tra il classico centrocampista box-to-box e un mezzofondista moderno. Un prototipo perfetto per il calcio ad alta intensità che Gasperini vuole portare anche a Trigoria.
L’arrivo di El Aynaoui garantisce equilibrio e duttilità, ma non colma totalmente il bisogno di gamba e impatto fisico costante nella zona centrale del campo. Oggi la Roma ha Cristante come regista strutturale, Koné come mezzala aggressiva, lo stesso El Aynaoui come jolly. Ma manca un giocatore che possa “rompere” le linee avversarie con continuità, alzare la pressione in prima battuta, reggere l’urto in fase di transizione. In altre parole: manca il nuovo Ederson. Quel profilo che a Bergamo, sotto Gasperini, ha cambiato volto all’Atalanta. E la Roma è al lavoro per trovarlo.
Un colpo a sorpresa in stile Friedkin-Massara?
Secondo quanto raccolto anche da noi di SoloLaRoma.it, le indiscrezioni nelle radio romane convergono su un’ipotesi suggestiva: un “colpo misterioso” in arrivo, in pieno stile Friedkin. Un nome non ancora emerso pubblicamente, costruito sotto traccia da Massara, con trattativa silenziosa e impatto concreto.
Tra i profili valutati, uno dei più interessanti è quello di Ez Abde, esterno offensivo del Betis, rivelato in esclusiva dalla nostra redazione (qui il nostro approfondimento). Non è un centrocampista puro, ma potrebbe rientrare in un’idea di gioco più fluida, dove un esterno offensivo può lavorare come incursore largo o seconda punta in certi moduli asimmetrici. Ma chi, realisticamente, potrebbe vestire i panni dell’“Ederson giallorosso”?
I profili che potrebbero adattarsi al gioco di Gasperini
Uno dei nomi più affini al gioco del tecnico piemontese è Carlos Alcaraz, centrocampista argentino tornato al Southampton dopo il prestito alla Juventus. Ha fisicità, inserimento, un buon senso della posizione e può agire sia da mezzala che da mediano dinamico. Se fosse disponibile a condizioni favorevoli, sarebbe un profilo perfetto per questa Roma.
Un altro nome da monitorare è Jacob Ramsey dell’Aston Villa. Box-to-box moderno, visione, capacità di condurre palla e di attaccare lo spazio senza palla. È uno di quei giocatori che, per caratteristiche, potrebbe trasformarsi in una versione ancora più verticale del classico mediano di Gasperini.
Tra i profili già noti alla Serie A, resta sempre interessante Nicolás Domínguez, oggi al Nottingham Forest dopo l’esperienza al Bologna. Tatticamente intelligente, abituato al pressing alto, con buona intensità nei duelli. Più ordinato che esplosivo, ma funzionale.
Infine, chi vuole osare di più, potrebbe guardare a Gabriel Sara del Norwich, talento brasiliano con qualità da incursore puro, o persino a un Giovani Lo Celso, oggi in uscita dal Tottenham, che potrebbe dare una lettura più offensiva al centrocampo giallorosso.
Serve uno shock in mezzo al campo
Il punto non è solo completare numericamente il reparto. Il punto è dare a Gasperini una chiave di lettura tattica nuova, che possa aprire gli spazi, alzare il baricentro della squadra e innescare gli attaccanti. Quello che Rios avrebbe dovuto fare. Con l’argentino sfumato, e con El Aynaoui che già lavora sul campo, serve un profilo complementare, non un doppione. Un giocatore che porti qualcosa di diverso. Più gamba. Più rottura. Più fame. Perché se c’è una certezza in questa fase, è che la Roma – per completarsi davvero – deve passare dal centrocampo.