Da Tirana alla nuova Europa: da Ranieri ad uno Special Mister X?

Con la fine di questo campionato e la qualificazione in Europa League, la Roma ha confermato la sua partecipazione assidua alle coppe europee ma in tre anni, dalla vittoria di Tirana, l'aria è cambiata.

Sara Franzosa
5 min di lettura

Tre anni fa, le strade di Roma si tingevano con i nostri colori, sommerse da bandiere e sciarpe giallorosse; era il giorno dopo la vittoria della Conference League a Tirana, il giorno in cui realizzammo di aver fatto qualcosa di grande. Tre anni che però sembrano un’eternità dati i molteplici momenti vissuti e dato che di quella Roma ne è rimasto ben poco.

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Nella storica notte del 25 maggio a guidarci c’era Mourinho e nella rosa vi erano molti giocatori che oggi militano lontani dalla capitale; alcuni andati via a malincuore come Edoardo Bove, altri che, invece, hanno distrutto tutti i bei ricordi lasciati, come Nicolò Zaniolo, autore del gol che ha portato la coppa. Nei tre anni, la Roma ha vissuto un susseguirsi di emozioni, dalla notte di Budapest dell’anno dopo in cui, sempre sotto la guida del vincente Special One, è stato sfiorato con un dito un sogno forse più grande di noi fino ad arrivare alla stagione appena conclusa che ci ha visto rinascere sotto la guida di Ranieri da un baratro che appariva ormai certo.

Da un 25 maggio all’altro, la Roma è cresciuta fino a sfiorare il sogno chiamato Champions League che sembrava, ad inizio campionato, una vera utopia; abbiamo sperato in un “miracolo” legato a un possibile risultato positivo del Venezia contro la diretta avversaria Juventus, ma non si è realizzato. Dunque, ci ritroviamo per il terzo anno consecutivo a cercare il riscatto in Europa League per quella maledetta notte di Budapest; la Roma però è cambiata e maturata, da Tirana fino all’ultima di campionato in cui la Champions non è sembrata poi così lontana.

Da Mou a Sir Claudio… e ora sarà “Special”?

Il ricambio degli uomini in campo è netto paragonando la rosa di oggi con quella che vinse la Conference nel 2022 ma sicuramente il ruolo più altalenante in questi tre anni è stato quello del mister. Tra l’entusiasmo totale della piazza romana, nell’estate del 2021 arrivò Josè Mourinho che fin dal principio riuscì a conquistare l’ambiente con il suo carisma e il suo curriculum da vincente; è stato al fianco della Roma nella vittoria e nella sconfitta fino ad arrivare a un punto di non ritorno in cui tutta la magia del rapporto creato sembrava essere svanita, portandolo lontano da Trigoria nonostante il continuo sostegno e riconoscimento da parte della maggioranza della tifoseria.

Dopo un periodo così intenso sarebbe stato difficile accogliere l’eredità dello Special One e l’unico in grado di poter tranquillizzare una piazza in fermento poteva essere solo un figlio di Roma, Daniele De Rossi; così, nonostante le precedenti esperienze in panchina non esaltanti, l’ex capitano ha preso per mano la sua Roma ottenendo buoni risultati, conclusi però all’inizio di questo campionato. Quest’anno, a seguito di una falsa partenza e dissapori in società, De Rossi ha terminato la sua esperienza da allenatore durante la partita con il Genoa.

Il suo posto è stato affidato a Ivan Juric, considerato il maggiore colpevole della disastrosa prima parte di campionato che fece tremare e protestare il popolo romanista, portando la squadra a un passo dalla zona retrocessione. Poi, la rinascita: proprio come nel post Mourinho, la società si è affidata a un allenatore che conoscesse bene l’ambiente capitolino, Claudio Ranieri. Alla sua terza esperienza a Roma, il mister di Testaccio è riuscito nell’ennesimo miracolo sportivo della propria carriera, portando una squadra apparentemente vuota e senz’anima ad un passo dalla Champions e riscoprendo giocatori che sembravano essere l’ennesima scommessa fallita.

Il campionato è finito e ora il dubbio di tutti è quello persistente dall’arrivo di Ranieri: chi accoglierà questa dura eredità? Un mister stile Special One carismatico e diretto o un giovane pronto a crescere sotto l’ala protettiva di Sir Claudio?

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Sono una studentessa romana con un grande interesse per il giornalismo e l'attualità. La passione più grande che mi accompagna fin da bambina è il calcio, in particolare l'amore per la squadra della mia città, la Roma.
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