Concentrazione della Roma totalmente rivolta alla sfida di Europa League contro il Porto, un ritorno all’Olimpico del play-off da non fallire per conquistare gli ottavi di finale della competizione. Un Ranieri deciso ma guardingo in conferenza stampa, consapevole che i suoi hanno tutte le carte in regola per vincere ma che di fronte ci sarà un avversario giovane e pimpante, che non mollerà di un centimetro. Nel frattempo sono arrivate le designazioni arbitrali del prossimo weekend in Serie A, con una sorpresa inaspettata: per il match contro il Monza torna in scena Fabio Maresca.
E dov’era andato a finire? Forse qualcuno si sarà perso le vicende dell’estate scorsa, che avevano costretto allo stop uno degli arbitri più apprezzati a livello italiano ma anche europeo: 6 mesi fa era arrivata la sospensione per minacce di morte rivolte ad un giocatore, durante la partita tra Al-Arabi e Kuwait SC. “Ti ucciderò” la frase denunciata che ha portato al Lega Serie A a decidere di fermare Maresca, pronto ora a tornare. Dopo il rodaggio in Serie B, con Frosinone-Catanzaro e Cesena-Pisa dirette negli ultimi due weekend, l’avventura del direttore di gara in massima serie ripartirà con Roma-Monza.
Equilibrio nei 18 precedenti e le solite polemiche con Mourinho
Sarà dunque interessante vedere l’impatto che avrà il come back in Serie A del fischietto della sezione di Napoli, che comunque nei due passaggi in categoria cadetta ha dimostrato di non aver perso lo smalto. Sostanziale equilibrio nei 18 precedenti con la Roma, con 7 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. L’ultimo incrocio tra Maresca e i giallorossi non è particolarmente felice, e trattasi della sconfitta del 22 aprile 2024 per mano del super Bologna di Thiago Motta (1-3 all’Olimpico con reti di El Azzouzi, Zirkzee e Saeleamekers per i felsinei e il gol della bandiera di Azmoun).
Strano a dirsi, e siamo ovviamente ironici, fu Mourinho a sollevare polemiche sull’operato di Maresca quando sedeva ancora sulla panchina della giallorossa. Queste le sue parole dopo un Roma-Inter: “I cartellini gialli sembravano scelti, i due centrali Mancini e N’Dicka e a centrocampo Paredes e Cristante. Mi dispiace che l’arbitro non abbia avuto rispetto dei miei giocatori, perché l’atteggiamento che ha avuto nei confronti di N’Dicka e Mancini dimostra tutto”.