C’è un alone di mistero riguardo al prossimo allenatore della Roma. Ai microfoni di Radio Romanista, l’ex giallorosso Paulo Sergio ha parlato della situazione: “Non voglio esprimermi, è difficile. Deve essere un allenatore che voglia vincere, deve avere la mentalità. Gasperini non lo so, penso ci siano tanti allenatori, per questo non voglio esprimermi“.
Sul rapporto con Totti: “Era un ragazzo che, appena raggiunta la titolarità, sapeva la pressione che avrebbe ricevuto ma ha continuato a lavorare con tranquillità e per questo è diventato un gran giocatore. Abbiamo avuto una bella squadra che ha gettato le basi secondo me per lo Scudetto di qualche anno dopo. Io ho giocato sempre sulle fasce, ho fatto tantissimi gol, e per questo sono stati due anni per me molto importanti, anche perché dopo mi voleva il Bayern Monaco per vincere la Champions. Sono stati anni importanti“.
Paulo Sergio: “Su Hummels si può fare affidamento”
Su cosa gli ha lasciato la Roma e il calcio italiano: “Io ho sempre voluto giocare nel campionato italiano, per i tanti brasiliani che ci sono stati. Il passaggio alla Roma è stato importantissimo per vincere dopo“.
Sulla stagione di Hummels: “Lo sai che Hummels è un giocatore di grande esperienza, però giocare in Italia, alla Roma, non è facile. Devi avere un po’ di tempo per capire la cultura. In questo inizio ha trovato un po’ di problemi, ma è uno su cui fare affidamento, è un nazionale, d’esperienza, è un giocatore che può fare la parte difensiva in qualsiasi ruolo“.
Sulla non presenza di brasiliani nella rosa giallorossa: “Non ci sono brasiliani come prima. Io ora sono ambasciatore della Bundesliga, al Bayer Leverkusen c’è Arthur, mentre prima ce ne erano sempre due o tre. Al Bayern Monaco non ce ne sono. Per portare un brasiliano in Europa deve essere uno forte forte, penso che in questo momento c’è un po’ di fatica. Abbiamo perso con l’Argentina una gara da dimenticare, mi dispiace ma non ci sono ora i brasiliani che possano fare la differenza in Europa“.