Per la prima volta dopo quattro stagioni da protagonista assoluta nel continente, la Roma ha dovuto abbandonare l’Europa prima di raggiungere le semifinali. L’eliminazione agli ottavi contro l’Athletic Club – pesante non solo per il risultato, ma anche per come è maturata al San Mamès – ha lasciato un amaro in bocca difficile da mandar giù. Ma basta uno sguardo ai dati per capire quanto i giallorossi abbiano dato in questi anni sotto il profilo dell’impegno europeo.
Secondo Transfermarkt.it, dal 2020 a oggi nessuna squadra italiana ha viaggiato tanto in Europa quanto la Roma. I giallorossi hanno percorso ben 98.176 km in 36 trasferte europee, staccando nettamente tutte le altre: la Lazio è seconda con 69.372 km (23 trasferte), mentre la Fiorentina segue con 50.985 km, sempre in 23 partite esterne.
Quest’anno però il primato stagionale lo detiene proprio la Lazio, complici anche le lunghe distanze come quella per Bodo: con 24.118 km in 6 trasferte europee, i biancocelesti guidano questa speciale classifica. La Roma, con lo stesso numero di gare fuori casa, è seconda con 17.401 km, ma adesso è chiamata a ricalibrare il proprio percorso: il viaggio europeo è finito, ma quello per tornarci non può permettersi deviazioni.
Obbligo Europa
A Trigoria la parola d’ordine è una sola: vietato sbagliare. Da qui alla fine della stagione restano sei partite, e servono almeno 12 punti per garantirsi un posto nelle coppe europee del prossimo anno. Il target realistico è l’Europa League, quasi impossibile la Champions. I cinque punti che separano i giallorossi dal quarto posto occupato dalla Juventus sono tanti, specie considerando la qualità delle avversarie ancora da affrontare.
L’obiettivo dichiarato, dunque, è il quinto posto. In alternativa andrebbe bene anche il sesto, che garantirebbe la qualificazione diretta in Europa League se il Milan non dovesse vincere la Coppa Italia restando fuori dalle prime sei. Altrimenti, anche il settimo basterebbe per accedere ai preliminari di Conference League.