La sconfitta per 1-0 patita contro l’Inter è diventata solo un brutto ricordo per la Roma. I giallorossi continuano a vivere un avvio di stagione complicato, tra risultati che non arrivano e gioco che latita. In un momento del genere, quindi, l’Europa League diventa una ghiotta occasione di riscatto, per ritrovare la serenità dal punto di vista mentale. Giovedì 24 ottobre, allo stadio Olimpico, i capitolini affronteranno la Dinamo Kiev in una gara da vincere a tutti i costi, per dare una svolta ad un cammino internazionale iniziato con un solo punto in due uscite.
Gli ucraini si presenteranno sotto l’ombra del Colosseo senza alcun timore reverenziale, con il tecnico Ivan Juric che attuerà però una vera e propria rivoluzione per quanto concerne l’undici titolare. Il coach di Spalato è pronto a cambiare le carte in tavola non solo in mezzo al campo, ma anche sulle corsie esterne, lì dove la Roma ha sofferto nell’ultima domenica di campionato. La Lupa si affiderà a Saud Abdulhamid ed Angelino, che tornerà nel suo ruolo naturale da quinto di centrocampo.
Roma, la chance di Abdulhamid
L’inizio di annata di Abdulhamid è stato tutt’altro che semplice. Arrivato in giallorosso nell’ultima sessione estiva di calciomercato dall’Al-Hilal, il terzino saudita sta cercando di adattarsi ai ritmi non solo del calcio italiano ma anche di quello europeo. Il 25enne è già sceso in campo in Europa League, avendo disputato il match contro l’Elfsborg dal 1′ minuto pur non convincendo però i tifosi. Juric è pronto a dare una nuova occasione al suo laterale destro, con l’obiettivo di dare concorrenza a Zeki Celik.
Roma, Angelino torna avanzato
Con Stephan El Shaarawy e Alexis Saelemaekers ancora ai box, per via dei rispettivi infortuni, la Roma deve fare di necessità virtù sulla corsia sinistra. Nicola Zalewski ha destato più di qualche perplessità nella partita contro l’Inter e, per questo motivo, Juric sarebbe pronto ad affidarsi ad Angelino come quinto. Lo spagnolo è diventato uno dei punti di riferimento per l’ex allenatore del Torino, che ha dato prova di non poter fare a meno di lui né in Europa League né in Serie A. Il classe 1997 tornerà nel suo ruolo naturale, in costante proiezione offensiva.