Claudio Ranieri e Lorenzo Pellegrini

Roma, Ranieri: “Pellegrini resta. Friedkin abituati a pensare in grande”

Nella seconda parte dell'intervista concessa al Corriere dello Sport, Claudio Ranieri ha parlato di tanti altri temi interessanti, tra cui Lorenzo Pellegrini ed anche la propria scelta di tornare a Roma

Redazione Solo la Roma
4 min di lettura

Nella giornata di oggi, giovedรฌ 9 gennaio, รจ uscita la seconda parte dellโ€™intervista rilasciata da Claudio Ranieri sul Corriere dello Sport. Queste le sue parole: โ€œPellegrini resta? Sono sicuro di si. Perรฒ voglio chiarire una cosa. Non รจ stato lui ad insistere per scendere in campo nel derby. In tanti anni nessun giocatore mi ha mai chiesto di giocare. Con Lorenzo sono bastate poche parole il sabato mattina. Io non faccio discorsi lunghi, non perdo tre ore a parlare con la squadra. I giocatori hanno una soglia di attenzione di otto secondi. Spesso basta una battura fatta bene. Del resto anche il Papa ha detto recentemente che le omelie devono essere piรน breviโ€.

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Ranieri ha poi proseguito: โ€œAvevo deciso di tenere Lorenzo in panchina, ma nei suoi occhi ho visto una luce differente, aveva gli occhi pieni di luce. Ho capito che la voglia di esserci, di giocare, era enorme. E ho cambiato idea. รˆ andata bene a entrambi. Diciamo che un poโ€™ di esperienza me la sono fatta. Non cโ€™รจ tecnica, nรฉ strategia. Viene tutto cosรฌ naturale tra persone intelligenti. Di solito con i ragazzi me la cavo cosรฌ: โ€˜Mi fido di voi e dopo facciamo il punto. Cercate il vostro fuoco dentro. Unโ€™occasione cosรฌ non ricapiterร  piรน. Cercate quel fuoco, non vergognatevi. E loro non si vergognano'โ€.

Ranieri: โ€œIn Italia cโ€™รจ sempre stata troppa tatticaโ€

Sullโ€™essere considerato allโ€™esterno lโ€™allenatore meno italiano: โ€œNon amo le gabbie mentali, provo sempre ad aprirle. Ho girato il mondo, allenato dappertutto, da noi cโ€™รจ sempre stata troppa tattica, giocatori ingabbiati, talenti frenati e spettacolo depresso. Le cose sono cambiate con la globalizzazione del calcio. Calcio globalizzato, non evoluto. Piรน informazioni per tutti e piรน omologazione. Dโ€™accordo sullโ€™organizzazione difensiva, sulla personalizzazione dei compiti, ma poi in campo ci vanno loro. Che devono sentirsi bene e giocare con naturalezza, come sanno. Cosa vuoi che si possa dire a gente come Dybala, Del Piero, Totti? Ma anche a Hummels, Paredes, Pirlo, Lampard, ti butto li un poโ€™ di nomiโ€.

Riguardo la possibilitร  di altri tecnici che si ispirino a lui: โ€œNo. In questo momento ci sono tanti allenatori che si rifanno a Gasperini. Io seguo solo me stessoโ€. Ranieri ha poi spiegato le motivazioni del suo ritorno alla Roma: โ€œRimetterla in moto e porre basi delle basi solide, la Roma deve tornare a lottare per qualcosa di importante, per lo scudetto. รˆ finito il tempo della Rometta, ora cโ€™รจ la Roma, i Friedkin sono abituati a pensare in grande. Cerco di fare quello che so e posso. In un secondo tempo metterรฒ la mia esperienza al servizio della societร โ€.

Interrogato sul fatto che si sia mai arrabbiato veramente: โ€œCerto, ma chi si ricorda. Sono giovane, solo i vecchi ricordano, io vivo lโ€™oggi. E comunque si, al Chelsea feci volare il tavolo con tutte le vitamine, bottiglie e altro. Tavolo e sedie, non dico che sfasciai lo spogliatoio, ma quasi. Il motivo? E chi si ricorda. Ti dico quando ho provato dispiacere. A Como? Per quellโ€™orribile secondo tempo. Ero molto amareggiato, la partita era cambiata e non siamo stati capaci di leggerla. Posso anche perdere, ma se cโ€™รจ stata la prestazione lโ€™amarezza passa piรน in frettaโ€.

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