Alexis Saelemaekers è diventato una pedina fondamentale della Roma di Claudio Ranieri. L’esterno belga ha messo lo zampino anche sulla vittoria di domenica contro il Como, realizzando il gol del momentaneo 1-1 dopo essere subentrato dalla panchina. Il giocatore è stato ospite della seconda puntata della seconda stagione di “A casa dei Campioni”, rubrica in collaborazione tra il club giallorosso e Idealista.
Saelemaekers: “Il gol al derby una grande gioia”
Saelemakers ha speso parole al miele per la sua avventura in giallorosso: “Sì, a Roma sto bene. Ho trovato un ambiente che mi ha accolto con grande affetto e dei tifosi che mi hanno sostenuto da subito. Questo per me è stato molto importante“.
Sul gol al derby: “È stata una grande gioia perché queste partite rappresentano molto per i tifosi. Per noi calciatori sono uno stimolo in più proprio perché sappiamo quanto sia importante a livello emotivo. Sicuramente il Derby di Roma è tra i più rappresentativi in Italia e la gioia di averlo vinto è stata enorme“.
Sulla città di Roma: “Roma non ha bisogno di presentazioni, è una città meravigliosa, non a caso è la capitale del mondo. La sua storia e il suo fascino sono incredibili. Quello che mi ha sorpreso di più, però, e un po’ mi pesa (sorride, ndr), è il traffico“.
Sul comprare casa nella Capitale: “Non ci ho ancora pensato in maniera approfondita, sono qui da pochi mesi, sicuramente sono interessato a questo mercato e sto facendo delle valutazioni. Casa dei sogni? La casa che mi piace è quella che ha tutti gli spazi necessari al comfort mio e della mia famiglia, compresi gli spazi esterni. Spazi ampi dove poter trascorrere del tempo anche con familiari ed amici, che possa ospitarli nel miglior modo possibile. Mi piace avere anche un’area dedicata al gaming e zone relax“.
Infine, al belga è stato chiesto se in casa ha una stanza dedicata ai trofei: “Sì, nel mio salotto ho dedicato una zona per questo, dove posso mettere tutti i miei ricordi più belli da sportivo. Mi piace l’idea di avere uno spazio per i miei trofei e mi auguro di averne molti a fine carriera“.