Roma, Smalling ai saluti: da leader ad esubero con De Rossi

La Roma si appresta a salutare una volta per tutte Chris Smalling, sempre più vicino al passaggio all'Al-Fayha: riviviamo insieme le tappe in giallorosso del centrale inglese, arrivato come leader del reparto arretrato e diventato un esubero nelle idee di Daniele De Rossi

Marco Meazza
3 min di lettura

Si sa, negli ultimi 10 anni la Roma ha avuto centrali di prima caratura tra le proprie fila. Da Mehdi Benatia a Kostas Manolas, passando per Federico Fazio e lo stesso Gianluca Mancini: sono tanti i difensori che si sono imposti con la maglia giallorossa. A questa lista di nomi è lecito, però, aggiungere anche Chris Smalling.

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Sbarcato sotto l’ombra del Colosseo nel 2019 in prestito, l’inglese ha vissuto una vera e propria seconda giovinezza con i capitolini. Il 34enne si è imposto prima come il leader della retroguardia della Roma per diverse stagioni, per poi diventare un esubero agli occhi di Daniele De Rossi. Riviviamo insieme le tappe dell’avventura di Chris Smalling con la Lupa, alla luce della sempre più concreta cessione all’Al-Fayha.

L’arrivo a Roma e la consacrazione con Fonseca

L’estate 2019 è estremamente delicata per la Roma. Il neo allenatore Paulo Fonseca saluta Kostas Manolas, che passa al Napoli per 36 milioni di euro. Il portoghese ha le idee chiare sull’identikit da puntare, per rimpiazzare il greco.

Si tratta di Chris Smalling, reduce da annate complicate con il Manchester United. L’operazione va in porto negli ultimi giorni di calciomercato, con il londinese che arriva in prestito. La fiducia di Fonseca viene ampiamente ripagata. L’ex pilastro dei Red Devils diventa uno dei difensori più tosti da affrontare in Serie A, meritandosi la riconferma a titolo definitivo anche nella stagione seguente.

La titolarità con Mourinho ed i primi infortuni

L’approdo di José Mourinho nella Capitale, nel 2021, non cambia il copione di Smalling. Lo Special One decide da subito di puntare fortemente sul classe 1989, investendolo del ruolo di perno della retroguardia a 3. Per due anni, l’ex Manchester United guida il reparto arretrato grazie alla sua leadership, fino ai primi problemi fisici.

Durante la gara contro il Milan del 1 settembre 2023, Smalling rimedia un infortunio al tendine d’Achille, che lo relegherà ai box fino al febbraio dell’anno seguente. Uno stop che sarà anche l’inizio della fine dell’avventura a Roma, per il ragazzo di Londra.

La panchina con De Rossi

Come detto in precedenza, Smalling torna a disposizione nei primi mesi del 2024 ma non riesce a ritrovare né la miglior condizione atletica né la titolarità. Sulla panchina giallorossa siede Daniele De Rossi, che si affida spesso e volentieri a Gianluca Mancini, Evan N’Dicka e Diego Llorente.

Fino a fine annata, il 34enne colleziona solo 5 presenze, dando prova di essere un lontano parente di quel centrale tanto amato dai tifosi. L’ex Capitan Futuro decide, quindi, di mettere alla porta lo stesso Smalling, sempre più vicino al passaggio all’Al-Fayha in Arabia Saudita. Sta per concludersi, quindi, l’esperienza a Roma del classe 1989, tra tante luci ed ombre.

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Sin da piccolo ho nutrito la passione per il calcio e per la scrittura. Entusiasta di poter parlare dell'ambiente Roma, tra gioie e dolori
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