In questo inizio di stagione la Roma sta faticando molto e questo è sotto gli occhi di tutti. Una squadra costruita per la filosofia di gioco di Daniele De Rossi è andata a finire in mano ad un allenatore con idee completamente diverse, ovvero Ivan Juric. E i risultati sono alquanto evidenti visto che i giallorossi si trovano al decimo posto in classifica, con 10 punti totali, mentre in Europa League sono ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. Iòl club capitolino, infatti, ha preggiato contro l’Athletic Club, a causa del gol subuto nei minuti finali, e perso per 1-0 contro l’Elfsborg.
Insomma risultati da rivedere e che potrebbero cambiare rotta nella sfida contro la Dinamo Kiev. La Roma, infatti, non può più sbagliare e dovrà cercare di vincere a tutti i costi per portare a casa tre punti di fondamentale importanza. A metterci del loro, però, dovranno essere i calciatori che scenderanno in campo, con Juric che è pronto a cambiare qualche cosa anche e esoprattutto per far riposare i titolarissimi. Tra coloro che dovrebbero partire dal 1′ di gioco, oltre al tanto atteso Hummels, dovrebbe esserci Soulé. L’argentino, proprio come la sua squadra, ha faticato molto in questo avvio in giallorosso, soffrendo molto anche il cambio di allenatore.
Soulé, infatti, era stata una specifica richiesta di De Rossi e la cessione non avvenuta di Dybala ha complicato un pochino le cose, mettendolo così all’oscuro. Nonostante ciò, quando è stato chiamato in causa l’ex talentino della Juventus non è mai riuscito veramente ad incidere e questo sta iniziano a pesare sulle sue spalle. Matias vorrebbe, ma in questo momento, complice anche la poca continuità in termini di minuti giocati, non riesce. Anche la sua solita giocata, sposto il pallone sul sinistro e calcio a giro, sembra esser divenuta prevedibile.
Soulé c’è da lavorare
Il talento di Soulé non si discute. Ma senza ombra di dubbio ci sono degli aspetti assolutamente da limare. Il primo è quello relativo alle giocate. L’argentino, infatti, sembra tentare sempre la stessa giocata, ovvero rientrare sul sinistro e calciare a giro, non riuscendo mai veramente a confondere l’avversario con altre idee e spunti. Il risultato? Matias diventa prevedibile e, soprattutto con le squadre chiuse, risulta privo di alternative. Proprio per questo motivo l’ex Juventus non dovrebbe cercare di incaponirsi sulla stessa giocata, ma dovrebbe tentare di variare, andare alla ricerca dello scambio per inserirsi. Insomma servono tutte quelle combinazioni che, viste le indubbie qualità tecniche del 2003, lo porterebbero a tirare più di frequente in porta.
