Dodicesimo posto in classifica, 3 partite vinte, quattordici gol segnati e soli +5 punti dalla zona retrocessione. A dirla così sembrano i numeri di una squadra di media o bassa classifica ed invece si parla proprio della Roma. Il campionato non è di certo iniziato con il piede giusto e ciò che si è visto sul campo fino a questo momento non riflette nella maniera più assoluta le aspettative di inizio stagione.
E poi, l’esonero di Daniele De Rossi, con cui soltanto pochi mesi prima si era arrivati all’accordo di un prolungamento fino al 2027, seguito da quello di Ivan Juric, dopo solo 8 partite di Serie A e 4 match europei. Una società quasi allo sbando che cerca ora il nome perfetto per provare a risollevare non solo l’umore, ma anche le sorti dell’ambiente Roma. Un allenatore che riesca a raggiungere alcuni obiettivi e che effettivamente possa portare la Roma a puntare con grinta alla zona Champions League.
Fare i conti in questo caso è facile. Mancano ben 12 punti all’appello, 12 punti che in prospettiva potrebbero portare la Roma a raggiungere il primo posto a disposizione per la qualificazione alla coppa europea per eccellenza per la prossima stagione. L’ambiente non è certamente fiducioso, ma la storia insegna il carattere della squadra giallorossa, che sotto la guida del tecnico giusto potrà ambire al posto che gli spetta.
Roma in Champions League? Realtà o idillio?
Per come sono ora le cose è difficile immaginare che la Roma riesca a recuperare tutti quei punti che la separano dal piazzamento in Champions League. Anche i bookmakers non sarebbero convinti di un possibile recupero della squadra giallorossa in classifica. Tant’è che in una classifica virtuale targata Oddschecker Italia, la squadra giallorossa potrebbe posizionarsi al 6° posto in classifica finale, insufficiente per poter pensare di tornare tra i grandi.