Se per la Roma l’unica concentrazione è la sfida di domani al Como, con la sfida generazionale tra Nico Paz e Dybala e farla da padrone, c’è un ex giallorosso che ha vissuto una giornata decisamente brutta. Il figlio dell’ex giallorosso Daniel Fonseca, Nicolas, è stato rapito da alcuni malviventi, che lo hanno rilasciato un paio di ore più tardi. Fortunatamente nessuna conseguenza per il classe ’98, passato anche per le giovanili di Milan e Novara, escluso ovviamente il grosso spavento.
“Sono grato di essere andato via con i miei arti intatti”, ha dichiarato Nicolas Fonseca dopo l’accaduto, in quello che è stato un vero e proprio blitz: il giocatore si stava recando al centro sportivo del Leon, in Messico, squadra per il quale è tesserato, quando dei soggetti hanno bloccato la sua BMW con un furgone, costringendolo con la forza a salire. Un’azione fulminea che ha scioccato i presenti ed ha lanciato subito l’allarme. Squadra che ha interrotto l’allenamento e ricerche a tappeto subito iniziate, nella speranza di qualche buona notizia.
Questa è prontamente arrivata un paio di ore dopo il rapimento. I criminali, dopo avergli rubato l’auto, l’hanno abbandonata non lontano dal luogo del delitto, rilasciando anche il giovane senza alcuna conseguenza a livello fisico. Un lieto fine insomma, anche se il tutto ha lasciato un certo sgomento in Fonseca e tutto il Leon che, pur confermando l’accaduto, ha deciso di rispettare la decisione del suo tesserato di non commentare ulteriormente il tutto.
Tema sicurezza
Tutto e bene quel che finisce bene, ma un episodio del genere non può passare in sordina come se nulla fosse accaduto. Il tema della sicurezza dei calciatori torna prepotentemente alla ribalta, specialmente in quei paesi dove la criminalità organizzata è cosa di tutti i giorni. Il rapimento di Nicolas Fonseca non è un caso isolato e sottolinea un problema piuttosto ampio. La domanda dunque è cosa fare per aumentare la tranquillità dei giocatori durante i loro spostamenti, quali misure possono essere adottate per proteggerli da minacce ed episodi violenti come questi, per aumentare sensibilmente la loro sicurezza. Che il ragazzo stia bene comunque è già la notizia più importante.