Non è ancora finita per la Roma, che mette nel mirino l’ultima giornata di Serie A, e chissà che questa non possa regalare la tanto agognata Champions League. Servono tre punti sul campo del Torino ed un regalino dal Venezia, che dovrà almeno pareggiare con la Juventus per materializzare ciò che sembrava impossibile. Chi invece la stagione l’ha conclusa è la squadra femminile, nel peggiore dei modi purtroppo, perdendo la finale di Coppa Italia.
Ciò che ha amareggiato ancor di più della sconfitta è stata la non prestazione delle giallorosse, che ha portato ad un 4-0 della Juventus Women schiacciante. Un qualcosa che non fa che alimentare una voce che correva già prepotentemente per i corridoi del Centro Sportivo Giulio Onesti: come riportato da Il Messaggero, il tecnico Alessandro Spugna è ormai ai saluti, con un anno di anticipo rispetto al contratto in essere fino al 2026. La sensazione è che si sia alla fine di un ciclo comunque vincente e positivo, che ha bisogno di aria nuova.
L’addio è quasi certo, tant’è che i dubbi al momento non riguardano se questo si concretizzerà o meno ma le modalità con cui avverrà. La delusione nelle parole del post partita potrebbe essere dunque l’ultima immagine di Spugna alla guida della Roma femminile, che fieramente è ai suoi ordini dal 2021, dopo le esperienze con le giovanili di Torino e Juventus e quella con la prima squadra dell’Empoli. Ora il club giallorosso, per le proprie ragazze, vuole guardare avanti.
Stagione negativa, ma c’è voglia di rilancio
Normale che dopo un tot di anni entrambe le parti valutino altre strade, a maggior ragione dopo una stagione sicuramente negativa. In Champions League l’eliminazione al girone, in campionato un 3° posto che conferma l’Europa più prestigiosa ma diverso rispetto al titolo conquistato l’anno scorso, come quella Coppa Italia questa volta sfumata in finale. Anche a livello di rosa una piccola rivoluzione è da mettere in conto, con Minami prima ad abbandonare la nave per proseguire la carriera in Inghilterra. Spugna ha tenuto alto l’onore della Roma femminile in questi anni, ma il vento del cambiamento è vicino.