Ridendo e scherzando metà giugno se ne già andato, con le squadre di Serie A che, fra un mesetto scarso, saranno in campo per iniziare la preparazione atletica per la prossima stagione. Concentrazione finora tutta sul valzer delle panchine, con la Roma che spera di ottenere fortune dalla coppia Ranieri-Gasperini, ma serve un mercato da Champions League. Una prima buona notizia potrebbe essere alle porte, da dire sottovoce dopo una telenovela durata mesi, ma il rinnovo di Svilar sarebbe ora veramente molto vicino.
Che bisognasse mettere mano al contratto del belga, nonostante una tranquilla scadenza nel 2027, era evidente, visto un rendimento da top portiere in Europa. Troppo pochi gli 800mila euro all’anno che lo rendevano uno dei componenti della rosa con lo stipendio più basso, oltre ad essere estremamente appetibile sul mercato. Nelle ultime ore si era defilato il Milan, deciso a blindare Maignan, anche se le piste Bayern Monaco e Premier League rimanevano valide, ma come detto la Roma ha dato una brusca accelerata nelle ultime ore, con cifre e durata del contratto sul tavolo di Svilar.
Svilar fino al 2030: 3,5 milioni più bonus al belga
La richiesta è sempre stata chiara, quella di 4 milioni fissi all’anno, un qualcosa che aveva inizialmente allarmato il club capitolino, che ben presto però si è reso conto di come tale cifra fosse ragionevole per il tipo di giocatore che la chiedeva e difficilmente attaccabile. Ecco dunque che l’accordo in essere dovrebbe prevedere un contratto da 3,5 milioni più bonus, molto vicino dunque a ciò che l’entourage chiedeva, oltre ad un prolungamento fino al 2030. Un messaggio molto chiaro a chi aveva pensato al belga sul mercato e ad un giocatore più che mai centrale nei pensieri della società.
Fumata bianca in arrivo dunque, e determinante per giungere a questo punto sicuramente la volontà di uno Svilar che non ha mai nascosto il suo amore per la Roma, oltre ad un Ranieri che si è speso in prima persona per parlare con le parte, da vero e proprio mediatore della trattativa. Troppo importante non perdere il giocatore della rosa che ha avuto la crescita più alta nell’ultimo anno solare, un punto fermo da cui ripartire. Un problema in meno per il club, che può ora concentrarsi su altri obiettivi (c’è O’Riley per il centrocampo).