Una stagione da impostare nel migliore dei modi, con persone serie e preparate come Ranieri e Gasperini a gestire le operazioni, per non ripetere gli stessi errori commessi l’anno scorso. Questo più o meno lo scenario, e la fiducia in casa Roma si respira in questo caldo giugno, propedeutico a quei colpi di mercato che dovranno poi caratterizzare i mesi di luglio e agosto. I nomi cominciano a circolare, da De Cuyper per la fascia a Bonny per l’attacco, ma si parte giustamente con le considerazioni su chi in rosa c’è già, e sul fronte Svilar fioccano i sorrisi.
È servita tutta la diplomazia made in Ranieri per mediare tra le parti in una trattiva tutt’altro che semplice, ma finalmente il rinnovo del belga è veramente ad un passo, questa volta per davvero: dal 2027 si passera ad una scadenza nel 2030, una data lontana che permetterà alla Roma di blindare il giocatore per distacco cresciuto di più nell’ultimo anno, nonché uno dei portieri più forti in Europa al momento. L’offerta da 3,5 milioni più bonus è congrua, e proprio su quest’ultimi si sta discutendo per arrivare alla quadra finale e dunque alla fumata bianca, spiega La Repubblica.
Ma quando arriverà questa benedetta firma? Sarebbe sicuramente bello averla entro domani, con Gasperini che potrebbe così presentarsi alla sua prima conferenza stampa da allenatore con una grande notizia per presenti e tifosi, ma essendoci gli ultimi dettagli da risolvere non è detto. Si punta ad avere Svilar in città per mettere tutto nero su bianco entro al fine di questa settimana, per l’ultima puntata di una serie tv che, per lunghezza ed angoscia, può serenamente fare concorrenza a Lost. Roma che poi potrebbe vedersi costretta a pensare alla questione vice.
Gasperini e Gollini ai ferri corti?
Sicuramente per i giallorossi sarebbe manna dal cielo togliersi il pensiero del portiere titolare, viste le tante operazioni di mercato alla quale sono chiamati, ma la situazione Gollini è da monitorare. Al di là delle idee del classe ’95, che potrebbe voler cercare fortuna altrove, il rapporto con Gasperini è sempre stato turbolento: ai tempi del Tottenham raccontò di quando disse esplicitamente a lui e Berisha che non erano da Serie A, mentre quando firmò per la Fiorentina dichiarò di aver lasciato l’Atalanta per dei “problemi con una persona”, e tutto lasciava pensare che si riferisse a lui.