In campo la Roma ha ritrovato il sorriso, e l’obbiettivo ora è dare continuità, per poi concentrarsi su un mercato di gennaio che regalerà qualche sorpresa. Per la difesa del futuro c’è Di Cesare, ma le manovre in entrata saranno inevitabilmente condizionate dal tema rinnovi, caldissimo per tanti componenti della rosa giallorossa. Ciò vale per almeno 4 giocatori in scadenza nel 2026, sui quali una decisione andrà presa entro la fine dell’estate, e ancora di più per coloro che vedranno spirare il proprio accordo il giugno prossimo, a cominciare da Paredes e Hummels.
Trattasi probabilmente dei due simboli più scintillanti della rinascita capitolina di queste settimane, due giocatori dimenticati da Juric che stanno invece prendendo per mano la squadra con Ranieri, ed ora lo scenario per loro cambia. L’argentino è tentato dal ritorno al Boca Juniors a fine stagione, ma il tecnico di Testaccio vuole la sua permanenza, e lavorerà in tal senso in qualità di futuro dirigente (urge uno stipendio più basso dei 4 milioni percepiti attualmente). Anche Hummels si sta rivelando una colonna portante fondamentale per la Roma, con un addio a gennaio ora da escludere e la volontà di trattenerlo nella capitale anche oltre il 2025.
El Shaarawy sì, Zalewski no: e Dybala?
Chi altro terminerà il proprio rapporto con il club all’inizio della prossima estate? Sicuramente Saelemaekers, in prestito dal Milan che a sua volta si è aggiudicato Abraham con la stessa formula, e vedremo se le due società cercheranno una soluzione per rendere il tutto definitivo. Verso il sì l’evergreen El Shaarawy, un giocatore buono per tutte le stagioni che gode della massima stima di Ranieri, e continua a rivelarsi una pedina utile. Come per Paredes, anche il Faraone dovrà rivedere le sue richieste economiche (2,5 milioni a stagione al momento), ma un annuale potrebbe strapparlo.
Addio annunciato invece quello di Zalewski, che tra prestazioni tristi e rapporto con club e tifosi, dopo il rifiuto del trasferimento al Galatasaray in agosto, ormai deteriorato, sarà libero a gennaio di firmare con un’altra squadra per la stagione successiva. E Dybala? Per la Joya il quadro è piuttosto chiaro: c’è un minimo di presenze da raggiungere per ottenere il rinnovo automatico fino al 2026, traguardo che sta piano piano raggiungendo, con Ranieri che non ha alcuna intenzione di farsi condizionare da tale dettaglio circa il suo utilizzo in campo.
Da Pisilli e Pellegrini a Celik e Shomurodov
Questo per quanto riguarda le situazioni più pressanti, ma come detto non vanno perse di viste i casi del 2026, con l’estate prossima che potrebbe essere decisiva per salutare altri elementi importanti della rosa. Non è il caso di Niccolò Pisilli, vera scoperta di questa stagione in casa Roma, che deve essere il futuro del club. Necessario mettere al più presto mano ad un contratto da appena 70mila euro, come da prassi per i ragazzi della Primavera, in modo tale da scongiurare la partenza di un figlio della capitale come lui.
Scenario completamente diverso per gli altri tre: a cominciare da capitan Pellegrini, un giocatore ormai intristito da prestazioni opache e tifosi che non lo possono più vedere con la casacca giallorossa. Di rinnovo nemmeno un accenno, e l’addio sembra la cosa più probabile nel caso in cui le cose dovessero proseguire con quest’andazzo. Poche speranze di nuova fiducia anche per Celik e Shomurodov, con la Roma che già per gennaio si sta muovendo proprio per rinforzare la fascia destra e per cercare un vice Dovbyk adeguato.