Per molti morire non è davvero la fine, soprattutto quando si continua a vivere nella memoria e nel cuore di chi resta: è questo il caso di Martina Verrelli, ragazza appena diciottenne venuta a mancare tragicamente in un incidente stradale a Roma il 18 agosto 2017.
Un pomeriggio di sport, memoria e condivisione: è questo il cuore pulsante della quarta edizione del Memorial Martina Verrelli, svoltasi nella giornata di ieri, martedì 3 giugno 2025, in Campidoglio presso la Sala della Protomoteca.
Nato come una semplice competizione tra amici di quartiere, il torneo è cresciuto anno dopo anno fino a coinvolgere ben 16 squadre, tra cui il Frosinone Calcio e l’AS Roma. Ma soprattutto, è diventato una grande famiglia unita dal ricordo di Martina, una persona solare e speciale, la cui memoria continua a illuminare ogni edizione del torneo.
La storia di Martina, una ragazza che portava il sole
Martina perse la vita il 18 agosto 2017, lasciando un vuoto nel cuore di chi le voleva bene. Da allora, il suo ricordo è diventato simbolo di aggregazione e impegno. Il padre Stefano Verrelli, presidente dell’associazione nata in sua memoria, racconta: “Lei rappresentava l’aggregazione in prima persona, era una persona solare e piena di vita, quando arrivava lei si accendeva il sole”.
Oggi l’associazione non si limita a promuovere eventi sportivi, ma porta avanti un’importante attività sociale: “Noi facciamo molto anche sul sociale, aiutiamo specialmente due case-famiglia dove ci sono dei bambini abusati e dei bambini abbandonati. Quindi siamo molto attivi e questa cosa a noi ha dato vita, nel senso che rivivere nostra figlia negli altri bambini che hanno bisogno ci ha salvati”.
Il messaggio rivolto ai giovani ragazzi che parteciperanno al torneo è chiaro e diretto: “Abbiamo questa associazione anche per quanto riguarda la sicurezza stradale, però ovviamente questa è un’età dove a 14 anni è difficile fargli capire determinate situazioni; però un messaggio che posso mandare a questi ragazzi è di pensare sempre con la loro testa, non con quella degli altri e rispettare i valori che oggi sono merce rara.”
Presente all’evento anche Sebino Nela, ex calciatore e volto noto del calcio italiano: “Quando ho conosciuto la storia di Martina sono rimasto profondamente colpito. È impossibile restare indifferenti davanti a una tragedia simile, soprattutto quando si è genitori: io stesso ho due figlie”.
Nela ha poi sottolineato il legame con la famiglia Verrelli e l’importanza di mantenere vivo il ricordo della ragazza: “I genitori di Martina sono persone straordinarie, che ho avuto modo di conoscere e con cui continuo ad avere un bel rapporto. Essere qui oggi, per me, è il minimo. Ricordiamo Martina ogni giorno, eventi come questo ci offrono un’occasione speciale per farlo insieme, con forza e affetto. La cosa più importante è non dimenticare mai”.
Il ruolo delle istituzioni: tra giovani, memoria e sicurezza
Nel giorno del memorial abbiamo intervistato Lorenzo Marinone, consigliere comunale con delega alle politiche giovanili, da anni vicino alla famiglia Verrelli e attivamente impegnato nel sostenere l’iniziativa: “Il supporto alla Fondazione Martina Verrelli è un impegno che il Comune di Roma porta avanti da diversi anni. Fin dall’inizio, l’Onorevole Svetlana Celli ha seguito da vicino l’organizzazione del progetto insieme alla famiglia. Crediamo fortemente che il coinvolgimento delle istituzioni, in particolare di quelle legate alle politiche giovanili, sia fondamentale. In realtà, sono io a dover ringraziare la famiglia Verrelli e Daniele Giovannoni per l’impegno e la passione con cui, da anni, portano avanti questo Memorial, divenuto un punto di riferimento per tutta la città.”
Marinone ha poi evidenziato quanto sia importante costruire una rete solida tra scuola, istituzioni e comunità per promuovere la cultura della sicurezza stradale, soprattutto tra i più giovani: “La vita è il bene più prezioso che abbiamo, e troppo spesso viene messa a rischio per mancanza di consapevolezza. Dobbiamo partire dalle scuole e arrivare fino ai contesti sociali e lavorativi per trasmettere il valore della responsabilità. La maturità non arriva da un giorno all’altro, ma possiamo favorirla attraverso un’educazione continua, condivisa tra famiglie, istituzioni e gruppi di amici. Serve un lavoro di squadra.”
A proposito della promozione di eventi che coniughino sport, memoria e impegno sociale, Marinone ha sottolineato: “Sensibilizzazione e prevenzione sono i cardini delle politiche giovanili. Collaborare con il terzo settore, le associazioni e le realtà del volontariato è essenziale per costruire un dialogo costruttivo con i ragazzi. Il Comune di Roma sarà sempre in prima linea nel sostenere iniziative come questa, che toccano il cuore della nostra comunità.”
Proprio in tema di prevenzione in strada ricorda l’impegno concreto del Campidoglio sul fronte della sicurezza stradale: “Questo è uno dei temi centrali per la nostra amministrazione. A Roma abbiamo avviato un progetto innovativo: i black point, ovvero aree individuate grazie a un algoritmo che valuta il numero di incidenti in proporzione al traffico veicolare. In quei punti, interveniamo urbanisticamente per disincentivare quei percorsi. È un passo importante: la prevenzione, anche nella mobilità urbana, può davvero fare la differenza.”
Il rispetto prima di tutto: la novità della coppa fair play
Una novità che farà il suo debutto all’interno della quarta edizione del Memorial in onore di Martina Verrelli è la coppa fair play.
Un premio che: “Affideremo alla società che si comporterà nel miglior modo possibile rappresentando i valori morali del torneo, soprattutto rappresentando Martina”, così ha annunciato uno degli organizzatori e responsabile dell’area sportiva Daniele Giovannoni.
Un riconoscimento che vale molto di più rispetto alla vittoria finale in quanto: “Il messaggio che vogliamo mandare ai ragazzi” -ha proseguito Giovannoni- “è far vedere quanto sia importante lo sport e i valori di vita che si possono trasmettere attraverso lo sport”.
A partecipare alla competizione saranno oltre cinquecento ragazzi della categoria Under 14. L’auspicio, come sottolineato da Giovannoni è che: “Possano capire quanto sia importante seguire alcune regole” non solo in campo ma, ha poi concluso Giovannoni: “Anche per quanto riguarda il mondo del codice della strada e delle automobili.”
Il Memorial Martina Verrelli si conferma così non solo un appuntamento sportivo, ma una testimonianza viva di amore, impegno e responsabilità, capace di unire giovani, famiglie e istituzioni in un messaggio forte e condiviso; affinché la tragedia che ha colpito la famiglia Verrelli non resti solo un ricordo, ma si trasformi in una forza capace di generare un cambiamento positivo nella comunità.