La sconfitta nello scontro diretto contro la Fiorentina è stata subito assorbita dalla Roma Primavera, che con la Sampdoria è tornata a vincere senza avere contraccolpi psicologici. Per dimostrare ulteriormente di aver lasciato alle spalle il ko con i viola ci sarà bisogno di una nuova grande prestazione nel turno infrasettimanale in programma domani, mercoledì 19 febbraio.
I giallorossi di Falsini saranno attesi da una nuova trasferta, che li porterà sul campo del Verona, squadra che ha calato il proprio ritmo da qualche tempo a questa parte, trovando una sola vittoria nelle ultime cinque partite. La gara d’andata, la prima del 2025, terminata 2-1 per gli scaligeri, dimostra come la Roma Primavera non potrà sottovalutare l’impegno per provare a scavalcare la Fiorentina, che scenderà in campo alle ore 15 con l’Atalanta.
Le parole di Falsini
Ai canali ufficiali del club giallorosso, mister Falsini si è espresso proprio riguardo al match di domani contro il Verona: “Il giorno di riposo a livello mentale serve a tutti. Non è l’allenamento in più o l’allenamento in meno che ci farà preparare bene o male la sfida con il Verona, ma ci serve perché a livello fisiologico e mentale è importante. Tanto quanto il lavoro”.
Riguardo le difficoltà della trasferta e del campo: “Si, come lo era per la Samp. Campo piccolo e condizioni particolari. Quello di Genoa era rallentato, questo più veloce, sembra quasi un cemento per certi aspetti. Una squadra difficile contro cui siamo andati in difficoltà nella partita di andata. Loro hanno delle caratteristiche specifiche che ci possono mettere in difficoltà. Anche Genova era una banco di prova importante e lo abbiamo superato. Siamo curiosi e vogliosi di fare una grande partita anche a Verona“.
Falsini ha concluso parlando dei tanti impegni ravvicinati: “Meglio giocare ogni tre giorni oppure avere più tempo per gli allenamenti? Preferisco giocare perché vuole dire che se abbiamo tante partite significa che siamo andati avanti nelle varie competizioni, però io faccio l’allenamento. Il mestiere dell’allenatore è bellissimo da lunedì al sabato. Poi la domenica un po’ meno, dipende dalle giornate. Egoisticamente parlando mi piace allenare, mi piace la quotidianità e quindi non vedo l’ora che inizi il periodo più standardizzato”.