Dopo il roboante 3-1 al Milan, la Roma si prepara all’ultimo impegno della stagione, domenica sera alle 20:45 contro il Torino. L’obiettivo è chiaro: vincere per garantirsi un posto in Europa League e tenere viva la flebile speranza Champions, legata a un passo falso della Juventus in casa del Venezia. Ma l’avversario, sebbene in crisi, è tutt’altro che da sottovalutare.
Clima teso a Torino: pronta la contestazione
Il Torino di Vanoli arriva all’Olimpico in un momento difficile: solo un punto nelle ultime quattro partite e una sola vittoria nelle ultime otto. Il malcontento tra i tifosi è esploso e, secondo La Stampa, la Curva Maratona starebbe organizzando una contestazione aperta per l’ultima giornata. Un comunicato ufficiale è atteso a breve, ma la linea sembra già chiara: sciopero del tifo, striscioni polemici e protesta visibile sotto la tribuna.
Nel mirino ci sono tutti: in primis Urbano Cairo, ritenuto il principale responsabile del declino granata; ma anche i giocatori, accusati di essere mentalmente già in vacanza, e Davide Vagnati, colpevole di scelte di mercato disastrose. L’atmosfera sarà incandescente, ma non certo per sostenere la squadra.
La carica di Vanoli
Nonostante la delusione per il finale di stagione, Paolo Vanoli non vuole alzare bandiera bianca. Dopo la sconfitta contro il Lecce ha parlato con amarezza ma anche con orgoglio: “Sono deluso, non ci aspettavamo un finale così. Domenica daremo tutto contro la Roma”. Un messaggio chiaro: sarà partita vera, e i giallorossi dovranno affrontarla con il massimo della concentrazione.
La Roma sa di non poter sbagliare. Un successo contro il Torino garantirebbe la qualificazione diretta in Europa League, evitando la Conference e rendendo inutile il risultato della Lazio contro il Lecce. Poi, tutti con l’orecchio teso verso Venezia, dove si giocherà l’ultima speranza Champions. Serve un miracolo, sì. Ma intanto, serve vincere.