Ogni volta che una squadra della Capitale si scontrava in finale scudetto contro una formazione del Nord, finiva in tragedia:
- 1914, Casale – Lazio: 7-1 e 2-0
- 1922, Fortitudo – Pro Vercelli: 0-3 e 2-5
- 1923, Genoa – Lazio: 4-1 e 2-0
- 1925, Bologna – Alba: 4-0 e 2-0
- 1926, Juventus – Alba: 7-1 e 5-0
Cinque finali scudetto, un parziale impietoso: 41 a 5 per il Nord. Era evidente: bisognava trovare una soluzione per colmare questo divario e in un martedì d’inizio estate, 7 giugno 1927, la Capitale cominciò a respirare un’aria nuova. In una palazzina del quartiere Nomentano, il giallo e il rosso iniziarono a fondersi per dare vita a qualcosa di magico: una nuova fede destinata a conquistare i cuori dei discendenti di Romolo e Remo. Nasce l’Associazione Sportiva Roma.
È Roma che rinasce: tutto ebbe inizio in via Forlì
Le mani di Italo Foschi, Ulisse Igliori e Vittorio Scialoja si stringono, suggellando l’accordo che unisce Fortitudo-Pro Roma, Alba-Audace e Football Club di Roma. Il primo stemma? Uno scudo verde con la Lupa Capitolina, simbolo della romanità . La prima sede? Via Forlì 16, abitazione di Italo Foschi. La prima maglia? I colori del Comune di Roma: giallo e rosso. Immaginate la scena: una stanza modesta, documenti sparsi sul tavolo, un grande obiettivo nella mente: riuscire ad essere davvero competitivi. È Roma che rinasce, anche nello sport, per ritornare caput mundi.
È nata l’AS Roma: le testimonianze dei quotidiani
Da quel giorno Roma ha una squadra degna del suo nome. Le interviste rilasciate in quel periodo lo confermano. Il Messaggero pubblica le parole del presidente Foschi, che già il 10 e 14 giugno aveva scritto due lettere aperte al quotidiano romano Il Tevere, nel mezzo di un’aspra polemica con il vicepresidente della Lazio, Giorgio Vaccaro, firmandosi: Presidente Associazione Sportiva Roma. La notizia corre veloce tra le redazioni: Il Popolo di Roma, Il Tevere, La Gazzetta dello Sport, Il Messaggero. Tutti suonano la stessa melodia: È nata l’AS Roma. Il battito del cuore giallorosso si diffonde, si fa voce, si trasforma in amore incondizionato. Il 7 giugno si trasforma in storia. Una storia da celebrare oggi.
Buon compleanno Roma
Non è stata solo una firma. Non è stata solo una fusione di piccoli club. È l’inizio di un racconto cosmogonico che narra la nascita dell’universo romanista. Un’identità che si trasmette con il sudore, con i brividi, con la gioia. E noi, che la vediamo, la ascoltiamo, la viviamo… le auguriamo buon compleanno Roma.