In qualsiasi squadra c’รจ quel paio di giocatori imprescindibili, che nonostante momenti bui, acciacchi o cambi di guida tecnica non abbandonano mai il campo. A Roma รจ il caso dello stakanovista Evan N’Dicka, sempre piรน leader e colonna portante della squadra. Da Mourinho a De Rossi fino a Juric, la crescita dell’ivoriano รจ stata costante, tanto da diventare un inamovibile della retroguardia giallorossa.
Basta dare un rapido sguardo ai numeri per capire che, a livello di impiego, non c’รจ nessuno come lui in Europa: 990 minuti spalmati su 13 presente, tra campionato, coppe e Nazionale, tutte giocate dal 1′ al 90′, recuperi compresi. Non troverete neanche un giocatore che ha fatto di meglio. Tenuta fisica invidiabile insomma per N’Dicka, che all’alto minutaggio ha affiancato prestazioni di livello, risultando una delle poche note positive della squadra nell’ultimo periodo.
A testimonianza di ciรฒ, sono da segnalare due dati da top player: nella combinazione intercetti-palloni rubati, il classe ’99 รจ quarto in Serie A, dietro a Di Lorenzo, Bremer e Samuel Coco; ma soprattutto l’ex Eintracht Francoforte fa registrare il 95,4% di precisione dei passaggi, segno di come la Roma si affidi a lui per la prima impostazione di gioco. Un giocatore totale e un grande affare per i giallorossi, che poco piรน di un anno fa se lo sono assicurato a parametro zero ed hanno rispedito al mittente i sondaggi estivi della Premier League.
N’Dicka certezza, attorno a lui si ruota
Che N’Dicka sia una certezza dunque non รจ un mistero, e attorno a lui ruotano gli altri interpreti del reparto difensivo. Difficilmente si fa a meno di Mancini, un uomo del popolo che a livello di grinta e sudore per la maglia รจ sempre presente. Per il resto si sono spesso adattati nel terzetto Celik e Angelino, visto che Juric attende la miglior forma sia di Hermoso, che ha mostrato alti e bassi in queste prime uscite, che di Hummels, ancora mai visto sul terreno di gioco.