Neanche metà ottobre e già qualche voce di mercato comincia ad aleggiare sull’ambiente giallorosso. Il motivo? Una rosa che sta mostrando delle lacune in certe zone del campo, specialmente sulle fasce. “Abbiamo 7 giocatori che possono giocare da quinti“, aveva dichiarato Ghisolfi per giustificare tale assunto, ma il Ds della Roma sembra nascondersi dietro un dito, posto che avrebbe ragione nella forma ma non nella sostanza.
La cruda verità dice che giocano solo in 2 in quel ruolo, e trattasi di un Angelino mai assente neanche per un minuto da inizio stagione, da esterno o braccetto di sinistra, ed un Celik chiamato a straordinari non previsti. Giusto sottolineare inoltre che nessuno dei due era un titolare inamovibile nella scorsa stagione, con lo spagnolo che si alternava a Spinazzola ed il turco che quest’anno sarebbe dovuto rimanere esclusivamente come rincalzo di una nuova pedina.
Dietro di loro cosa offre la casa? Tra i neoacquisti Abdulhamid ha palesato la necessità di tempo per sgrezzarsi a dovere, mentre Dahl e Sangaré si stanno rivelando giocatori per la Primavera e non per la prima squadra. El Shaarawy è alle prese con acciacchi vari, Saelemaekers è andato subito ko e Zalewski è stato appena reintegrato in rosa, ma non è di certo quell’elemento in grado di svoltare la stagione della Roma. Come detto, numericamente ci siamo, qualitativamente no.
Qualcosa dal mercato?
Per quanto dunque Ghisolfi si giustifichi nonostante l’evidenza, è lecito chiedersi se possa arrivare qualcosa nel mercato di gennaio. Manca tanto ma le idee ci sono: Ola Aina, ora in forza al Nottingham Forest, è il nome nuovo, un esterno che garantirebbe equilibrio tra fase difensiva e di spinta e che conosce bene il campionato, visto il suo passato nel Torino. Tornano poi in auge i nomi di Laurienté, che per tutta l’estate ha cercato invano di lasciare il Sassuolo e la Serie B, e di Boga, anch’esso una vecchia conoscenza “italiana”.
