Da Trigoria arrivano buone notizie per la Roma in vista dell’Inter, ospite dei giallorossi all’Olimpico domenica 20 ottobre nel posticipo delle 20:45, in uno dei big match dell’8ª giornata di Serie A, che è pronta a ripartire dopo la sosta per le nazionali. Oltre a Paulo Dybala, sulla via del recupero dopo aver superato i problemi al flessore della coscia sinistra che gli avevano impedito di rispondere alle convocazioni dell’Argentina per i match di qualificazioni ai Mondiali del 2026, Ivan Juric dovrebbe poter contare anche su Artem Dovbyk.
La Roma si gioca una fetta importante di stagione e il tecnico croato ha passato la sosta a Trigoria ad analizzare attentamente i prossimi avversari e lavorare meticolosamente sui dettagli per migliorare il rendimento dei suoi giocatori. Juric sa di non poter più commettere errori e le partite contro Inter e Dinamo Kiev davanti ai propri tifosi saranno decisive per mantenere vive le ambizioni sia in Serie A che in Europa League. Il recupero dei giocatori più importanti dell’attacco giallorosso è fondamentatale in questo senso.
Il ritorno di Paulo Dybala
Dybala è chiamato a dare una svolta a una stagione fin qui deludente, iniziata con i turbolenti rumors di calciomercato. Tolto il rigore realizzato contro l’Udinese, Dybala non segna su azione con la Roma dal 18 aprile, dal gol del momentaneo 2-0 al Milan in Europa League. In campionato dobbiamo tornare addirittura indietro al 26 febbraio. Le motivazioni sono molteplici, ma la più importante è sempre la solita relativa ai continui problemi fisici. In questa stagione ha già saltato il 55% dei minuti e non è entrato nella formazione titolare nel 57% dei casi.
La speranza di Juric e dei tifosi della Roma, è che sia presente contro l’Inter per poi dare un po’ di continuità alle sue prestazioni. Meno di due mesi fa, Dybala dava l’appuntamento al popolo dello stadio Olimpico, per celebrare il suo rifiuto all’offerta araba in occasione della partita contro l’Empoli, ma poi le cose non sono migliorate: proprio quella sconfitta, che la Joya stava per evitare con un tiro finito sul palo a tempo scaduto, ha aperto la crisi societaria e tecnica, che ha portato all’esonero di Daniele De Rossi e alle dimissioni di Lina Souloukou.
Dybala rappresenta un caso emblematico per la Roma: un giocatore capace di fare la differenza, ma limitato da infortuni che ne compromettono la continuità. Dal suo arrivo nella capitale, l’argentino ha saltato 34 partite complessive, di cui 33 a causa di infortuni e una per squalifica. A questo si aggiungono altre 16 partite in cui ha giocato meno di 45 minuti, spesso per precauzioni legate al suo stato fisico. Complessivamente, Dybala non è stato al massimo delle sue potenzialità in 50 delle 118 partite disputate dalla Roma, una percentuale significativa, pari al 42%. Nonostante questa fragilità, l’impatto di Dybala quando è in campo è innegabile: i suoi 35 gol e 18 assist rendono evidente quanto possa essere decisivo per la squadra. La sua presenza porta un contributo fondamentale, tanto da essere considerato il giocatore chiave della Roma.
Tuttavia, il fatto che Dybala giochi solo quando si sente al 100% fisicamente riflette la sua sensibilità nei confronti dei suoi numerosi problemi muscolari, che lo portano a essere prudente, come sottolineato da Juric quando ha spiegato la sua assenza nella partita contro il Monza: “Non sente la gamba”. Il futuro della Roma nelle prossime settimane dipenderà molto dalla capacità di recuperare e mantenere in forma Dybala, visto il ciclo di partite fondamentali che attendono la squadra. Juric e i tifosi sperano che possa ritrovare la condizione fisica ideale e tornare a essere decisivo per rilanciare la stagione.
Alla ricerca del miglior Dovbyk
Per affrontare l’Inter sarà fondamentale anche contare su un Dovbyk al massimo della condizione fisica. Il centravanti ucraino è una delle poche certezze di questi primi due mesi di stagione e le sue condizioni avevano creato qualche apprensione a Trigoria quando si era appreso che aveva saltato per infortunio la rifinitura del match di Nations League contro la Repubblica ceca. Alla fine il centravanti è stato protagonista segnando su rigore al 53′ la rete del definitivo 1-1, prima di essere sostituito all’80’.
Un po’ stanco ha poi rassicurato tutti sulle sue condizioni dopo il match e si è imbarcato su un aereo destinazione Roma, dove Juric lo aspetta nel gruppo che in questi giorni preparerà la sfida con i nerazzurri. Dalla prima alla seconda sosta per la Nazionali, il centravanti ucraino ha realizzato 4 gol in 5 partite giocate da titolare, allontanando lo scetticismo iniziale dopo un avvio non esaltante.
Dovbyk ha siglato quasi la metà dei gol complessivi della Roma, nello specifico il 44%. Tradotto: se non segna lui, non segna praticamente nessuno.
In questi giorni pian piano Juric testerà le condizioni dei nazionali, per capire su chi potrà contare per affrontare la squadra di Simone Inzaghi. Ad oggi l’11 titolare resta un rebus, con qualche certezza, ma anche molte varianti da valutare. In difesa, davanti a Svilar, dovrebbe essere impiegato il terzetto Mancini-N’Dicka-Hermoso, con Celik ed Angelino sulle fasce. Sulla mediana dovrebbe trovare ancora spazio Manu Koné, che oltre ad essere diventato titolare della Nazionale francese, sembra destinato a diventare imprescindibile anche nelle gerarchie di Juric.
Insieme a lui dovrebbe agire Cristante, ma non sono da sottovalutare le opzioni Pisilli, fresco della prima chiamata in Nazionale maggiore, e Le Fée, finalmente ristabilito e pronto a reclamare spazio. Davanti, se Dybala dovesse dare le giuste risposte in allenamento, Juric lo schiererà alle spalle di Dovbyk e al fianco di Lorenzo Pellegrini. Il capitano della Roma sta attraversando probabilmente il periodo più complicato della carriera e solo con le prestazioni in campo potrà trasformare i fischi dei tifosi in applausi.