Si avvicina a grandi falcate una sfida prestigiosa tra le più classiche del nostro campionato, che può costituire un punto di svolta per una stagione della Roma fin qui complicata. Domenica sera arriva l’Inter nella capitale, campione d’Italia in carica sicuramente favorita nel pronostico ma che ha palesato delle lacune, soprattutto difensive, nelle prime uscite dell’anno. La carica di Juric si percepisce dal lavoro intenso di queste due settimane, per preparare il match con il suo solito pragmatismo.
Per il tecnico croato anche due personalissimi tabù da sfatare nella serata dell’Olimpico. Il bilancio di Juric contro i nerazzurri è 1-2-11, con l’unica vittoria datata 7 maggio 2017 quando era sulla panchina del Genoa (1-0 gol di Pandev). Non è migliore la situazione nei confronti con il collega Simone Inzaghi, un preoccupante 1-3-10: in questo caso il successo isolato risale ad un Lazio-Verona del 12 dicembre 2020 (1-2 con autogol di Lazzari e rete di Tameze).
Come detto però, da grande lavoratore qual è, Juric guarda al futuro senza voltarsi indietro, consapevole che all’orizzonte lo attende una sfida tosta ma importante per classifica e morale dell’ambiente. La prima grande bella notizia è il recupero totale di Dybala, che da ieri lavora stabilmente in gruppo con i compagni. Da capire se sarà schierato dal 1′, ma le sensazioni positive crescono in tal senso, con la Roma pronta ad affidarsi nuovamente a lui.
Nodo trequarti e pericolo fasce
Se la Joya darà garanzie dal punto di vista fisico risulta difficile pensare che non possa essere subito lanciato titolare, vista l’impatto che ha dal punto di vista tecnico ed emotivo su compagni e tifo. Resterebbe da capire chi giocherebbe al suo fianco: Pellegrini è tornato anticipatamente a Roma dalla Nazionale, e si candida per una maglia; alle sue spalle però scalpitano un Baldanzi apparso in ottima forma in questo periodo ed un Soulé ancora in cerca della scintilla in giallorosso.
A centrocampo dovrebbe toccare a Koné e Cristante, con Pisilli e Le Fée ad insidiarli, ma il pericolo vero viene dalle fasce, dove l’Inter costruisce la maggior parte delle sue occasioni. Celik avrà l’ingrato compito di affrontare Dimarco, mentre dall’altro lato è pronto Angelino, ma attenzione alla possibilità di vedere lo spagnolo basso nei tre al posto di Hermoso con Zalewski esterno. Tutte idee che Juric sta sviluppando, per portare a casa tre punti d’oro.