Rimarrà probabilmente nella storia la mala gestione della Roma di questi ultimi mesi, un vero e proprio trattato che elenca nel dettaglio la sequenza di scelte sbagliate per amministrare una società di calcio. Dopo il rinnovo di fine stagione a De Rossi, sintomo di fiducia verso un uomo che, benché alle prime armi come allenatore, conosceva l’ambiente e come trattarlo, ecco l’esonero dopo appena 4 giornate in mezzo al caos più totale, senza neanche capire bene chi tra Ghisolfi, Lina Souloukou e i Friedkin avesse preso tale decisione.
La scelta di Juric con un comunicato ben chiaro ma folle della proprietà: “scelto per vincere trofei”, cosa da fare con una rosa non costruita per lui e la sua idea di gioca, e ciò è palese in queste ultime settimane. E infatti, per quanto il tecnico croato non sia di certo in testa nella lista dei colpevoli di tale situazione, anch’esso di errori ne sta facendo. In campo, con una squadra che non trova il gol neanche con le mani e molto concentrata su un possesso palla sterile, e fuori, con dichiarazioni al miele nei confronti di giocatori che non stanno portando risultati.
Da Trigoria si continua a sostenere la linea che vedrà Juric sulla panchina della Roma fino a fine stagione, ma la verità racconta di una posizione ben più traballante. Non tanto la gara di giovedì contro la Dinamo Kiev, quanto quella contro la Fiorentina sa di punto di non ritorno, che potrebbe vederlo abdicare in caso di sconfitta. Sarebbe l’ennesima ammissione di confusione totale creata da parte dei Friedkin, ma un altro ribaltone in panchina non è da escludere. Con De Rossi o un terzo allenatore?
Chi accetterebbe la Roma adesso?
Proprio da questa domanda è doveroso partire nel caso si volesse veramente prendere in considerazione un nuovo tecnico: chi accetterebbe la Roma adesso? Non facile convincere anche l’allenatore più disperato a gettarsi in una polveriera come quella giallorossa, che in questo momento rischia di inghiottirti. Facile pensare che i Friedkin busserebbero anzitutto alla porta di De Rossi, se non altro per i 3 milioni che gli stanno versando sul contro senza utilizzarlo.
Ma accetterebbe di tornare? Giusto per amore incondizionato verso la Roma, alla Ranieri per intendersi, visto che i rapporti con la proprietà non possono che essere ai minimi storici. Sul mercato degli svincolati spicca il nome di Allegri, mentre i vari Sarri, Tudor e Conceicao risultano difficili visto il loro passato a tinte biancocelesti. C’è Terzic, che era stato sondato per il dopo De Rossi, ma per il momento non sono altro che nomi scritti su un foglio. Non resta che sederci e goderci i prossimi capitoli di questa folle opera tragicomica.