Sarà anche stato esonerato, ma il nome di De Rossi continua ad aleggiare prepotentemente sopra Trigoria, come il più classico dei fantasmi che infesta la sua vecchia dimora con ancora qualche conto in sospeso da saldare. Il trattamento riservatogli dai Friedkin, al netto del giusto o sbagliato che fosse in base ai risultati, è stato quantomeno illogico rispetto a quanto pianificato nei mesi precedenti, e la piazza non ha proprio digerito tale cosa, verso quello che è un figlio di Roma a tutti gli effetti.
I tifosi lo riaccoglierebbero a braccia aperte, ed un clamoroso ritorno al posto di un Juric in bilico non è da escludere. Dinamo Kiev e Fiorentina potrebbero essere decisive per il tecnico croato, ma nel frattempo una novità che merita di essere segnalata: De Rossi cambia agente, chiudendo di fatto il rapporto con il procuratore Alessandro Lucci che perdurava dal 2020. L’ex capitano giallorosso si affida a Fali Ramadani, come da comunicato ufficiale dell’agenzia LIAN Sports Group, di cui è proprietario.
Il procuratore di origini albanesi si conferma dunque uno dei più affermati nel suo campo negli ultimi anni, ed anche in questa ultima sessione di mercato era spesso venuto in contatto con la Roma per potenziali affari con suoi assistiti. Uno di questi era Federico Chiesa, poi finito al Liverpool, un altro era Boga, nome che potrebbe tornare caldo in vista di gennaio. Un nuovo capitolo per De Rossi dunque, per pianificare al meglio il suo futuro. Con la possibilità di tornare alla Roma?
De Rossi alla Ranieri
Fa specie mettere a paragone due personaggi agli antipodi della loro carriera: Ranieri ha da poco dato l’addio al calcio, o quantomeno ai club, mentre De Rossi sta muovendo di fatto i primi passi in questo lavoro. Eppure un’eventuale scelta di tornare ad allenare la Roma avrebbe gli stessi tratti e sfumature di quella presa dall’ex Leicester l’ultima volta. Puro amore per la maglia giallorossa e niente di più, contro qualsiasi logica personale.
I rapporti con i Friedkin sono ai minimi storici dopo la decisione dell’esonero dopo solo 4 giornate, ma il rendimento basso di Juric, la piazza in subbuglio ed un contratto da 3 milioni rinnovato pochi mesi fa potrebbero convincere la proprietà a richiamarlo. Non resta che goderci gli sviluppi, con le prossime due gare della Roma che potrebbero disegnare un nuovo scossone a far tremare Trigoria.