La Roma รจ riuscita a portare a casa, finalmente, il bottino pieno in Europa League. Una vittoria importante dal punto di vista della classifica, ma che porta con sรฉ diversi spunti di riflessione che fanno comprendere quanto ancora la formazione giallorossa sia indietro, non tanto a livello fisico, ma a livello tattico e mentale. Anche contro un avversario, sulla carta effettivamente semplice, la squadra capitolina รจ andata in affanno, facendo fatica a trovare alcune soluzioni per provare a ferire lโavversario.
In un assetto offensivo piuttosto difficile da comprendere, soltanto Artem Dovbyk sembra sia capace di stappare il risultato e di dare un impatto diverso alla partita. Ma in un periodo storico cosรฌ complicato per la Roma e con lโombra di De Rossi che, come riportato da alcuni quotidiani, continua ad aleggiare su Trigoria per riprendersi il posto ora occupato da Juric, basta soltanto lโincisivitร del gigante ucraino?
Roma, basta Dovbyk?
Nel mondo del calcio moderno, spesso viene affibbiato allโattaccante il ruolo di fare gol, di sballare la classifica dei marcatori per poter assumere maggior rilievo nellโambiente mondiale. Ma lโattaccante, solitamente, utilizza il suo lavoro in maniera molto piรน impattante che per il solo mero risultato finale. Cโรจ un lavoro di apertura, di creare i varchi per imbucate dei compagni, di sfruttare la propria fisicitร per il benessere della squadra. E questo Dovbyk ha provato sempre a farlo. Nonostante la prestazione opaca nel match contro la Dinamo Kiev, lโattaccante ucraino, ancora una volta, รจ riuscito a sbloccare il risultato, che in questo caso รจ risultato anche decisivo.
5 gol in 5 partite, tutti che hanno sempre sbloccato la partita, segnando il gol dellโ1-0, a prescindere poi da quello che รจ il risultato finale. Insomma, come si suol dire, โI gol non si contano, ma si pesanoโ. Basta guardare i numeri della storia recente e non della Roma, per comprendere quale sia lโincidenza del calciatore. Nelle prime 11 partite in giallorosso, Dovbyk ha realizzato 5 gol: meglio di lui soltanto Lukaku e Batistuta allโinizio della stagione 2000/01. Per quel che sembra dunque, la Roma non dovrebbe essere preoccupata del suo inizio di campionato, ma a prescindere dal risultato, quello che fa paura alla maggior parte dei tifosi รจ la mancanza di costruzione, proprio quella che dovrebbe agevolare un calciatore come lโex Girona.
Roma, i dati in controtendenza
Come dicevamo, quello che fa maggiormente riflettere รจ il contorno alla figura di Artem Dovbyk, miglior marcatore esordiente della stagione. I cross faticano ad arrivare, complice un assetto che porta in estrema fatica i terzini che viaggiano tutta-fascia ed una manovra interna spesso macchinosa, con qualche ingranaggio che finisce sempre per incepparsi prima che la palla arrivi ai piedi del classe 1997. Tutto ciรฒ si traduce nellโattacco al sedicesimo posto in campionato, al pari di Cagliari e Monza. Peggio, soltanto le squadre che ora occupano i tre gradini piรน bassi della classifica: Genoa, Lecce e Venezia.
Questo cosa vuol dire? Nellโassetto tattico di Ivan Juric cโรจ qualcosa che, effettivamente non sta funzionando. I gol che arrivano su azione sono veramente pochi e proprio quei pochi casi nascono dalla genialitร di Dybala, quando รจ appunto in campo o comunque di qualcuno che si avvicina discretamente alla punta. In generale, Dovbyk appare alquanto isolato ed in una condizione del genere, รจ difficile anche solo pensare che il gigante ucraino possa riuscire a gestire il reparto difensivo avversario completamente da solo.
Ed รจ per questo che la sua sola presenza sul campo non basta a salvare le sorti della Roma e dello stesso Ivan Juric. Serve compattezza, piรน fantasia sulla trequarti, ed รจ qui che servirebbe lโaiuto anche di Soulรฉ, e gamba e qualitร sulle fasce. Chissร se il mercato invernale riuscirร a cambiare qualcosa. Ma fino a quel momento tutto sarร appeso ad un filo invisibile che puรฒ spezzarsi da un momento allโaltro.