Vittoria contro la Dinamo Kiev da archiviare in fretta e furia, sia perché non è di certo stata offerta una prestazione memorabile all’Olimpico ieri sera, sia per una fondamentale gara contro la Fiorentina che incombe. Al Franchi una sfida tra due squadre che vivono momenti profondamente diversi, con i Viola reduci da 5 successi e 1 pareggio tra campionato e Conference League, e i giallorossi tornati a vincere ma con una piazza ancora polemica verso proprietà e squadra.
Da giorni è noto il direttore di gara che avrà il compito di dirigere il match: arbitra Simone Sozza, giunto dunque all’11ª partita con i giallorossi coinvolti. Bilancio tutto sommato buono per la Roma con il fischietto della sezione di Seregno, con 6 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, e la ovvia speranza di aggiornare tale dato in positivo. A coadiuvarlo, gli assistenti Passeri e Costanzo, il 4° uomo Zufferli, il VAR Chiffi, definito a suo tempo da Mourinho “il peggio arbitro che abbia mai incontrato”, e l’AVAR Massa.
Roma a Firenze: l’ultima vittoria nel 2021
Partita delicata per la Roma quella contro la Fiorentina, un avversario che ha sempre storicamente messo in difficoltà i giallorossi. I precedenti con i Viola degli ultimi anni non sono particolarmente confortanti: il successo manca dal 15 gennaio 2023, un 2-0 all’Olimpico con Dybala che si prese prepotentemente la scena con una doppietta, mentre gli ultimi tre confronti hanno visto i capitolini conquistare solo 2 punti.
Per l’ultima vittoria in casa Viola invece si va addirittura al 2021: era il 3 marzo quando al Franchi Spinazzola portava in vantaggio i giallorossi prima di farsi autogol e ristabilire la situazione di parità. A due minuti dal 90′ però l’1-2 portato a casa grazie a uno dei 2 gol messi a segno dalla meteora Amadou Diawara nelle 44 gare giocate con la maglia della Roma. Dopo tre anni e mezzo tocca a Juric cercare il bottino pieno a Firenze.
Juric in bilico?
E proprio il tecnico croato sarà osservato speciale di tale match. La vittoria contro la Dinamo Kiev, per di più opaca nella prestazione, non basta a fargli dormire sonni tranquilli, viste le numerose voci di un possibile ritorno di De Rossi o, addirittura, di un terzo allenatore stagionale. Perdere significherebbe alimentarle, oltre che ad allontanare la Roma dal famigerato obbiettivo Champions League.