La vittoria centrata l’ultimo giovedì in Europa League, contro la Dinamo Kiev, ha placato gli animi dell’ambiente Roma. Se è vero che la prestazione continua a mancare, è altrettanto lecito ammettere che in un periodo complicato come questo i risultati sono fondamentali, per invertire la rotta di un avvio di stagione che definire complicato è un eufemismo. I 3 punti messi in cascina con gli ucraini devono fungere, quindi, da spinta per ritrovare la retta via, smarrita ormai da tempo dai giallorossi.
I capitolini hanno ancora in mente di rimontare la classifica, per avvicinarsi sempre di più a quel 4° posto che vorrebbe dire Champions League. Un desiderio che Ivan Juric spera di concretizzare, seppur l’impresa sia ardua. Nella conferenza stampa pre partita in Europa League, il tecnico croato ha dato una strigliata ai suoi ragazzi, chiedendo quel carattere che è un tratto unico della Roma, indipendentemente dalla vittoria o la sconfitta. Il prossimo test con la Fiorentina sarà, quindi, estremamente delicato per la Lupa.
La Viola è in uno stato di forma smagliante, condito da 4 vittorie consecutive e da un gioco finalmente collaudato. Raffaele Palladino ha unito tutti i puntini, trasformando la rosa toscana a sua immagine e somiglianza. L’Artemio Franchi è storicamente un campo ostico per chiunque e la Roma è consapevole di dover disputare una prova perfetta. Juric tenterà di dare il via ad un cammino di crescita, con il desiderio di riconquistare la fiducia dei tifosi e calmare il caos di una piazza da sempre esigente.
Juric si affida ai titolari
Juric ha pochi dubbi per quanto concerne la formazione titolare, come fatto intendere a più riprese in conferenza stampa. Si parte dalla difesa, reparto ormai collaudato e con una grande certezza. Quest’ultima risponde al nome di Evan N’Dicka. Il coach di Spalato ha elogiato l’ivoriano, dichiarando che può “continuare a migliorare” nel ruolo di leader del reparto arretrato. Parole che sanno anche di stoccata a Mats Hummels. Il tedesco continua a non convincere, con il pubblico giallorosso che chiede però a gran voce il suo impiego. Un acquisto che è il simbolo di una campagna estiva sbagliata dal principio, nella quale non è stata data priorità a dei colpi in reparti che avevano bisogno di essere puntellati.
Già, perché la Roma – e non è segreto – continua ad avere un problema evidente sulle fasce laterali. Stephan El Shaarawy non ha ancora recuperato e Juric dovrà continuare a dar fiducia a Nicola Zalewski. Proprio il polacco è stato incensato dall’allenatore capitolino, che ne ha messo in risalto la mentalità e la risposta caratteriale dopo l’errore contro l’Inter. Si passa poi all’attacco, reparto che sta mancando nella gestione del croato.
Roma, ora servono Dybala e Pellegrini
La Roma deve necessariamente recuperare il miglior Dybala. La Joya ha ancora i colpi per incidere e trascinare la squadra, ma non può essere sacrificato in fase difensiva, come visto contro l’Inter dove ha fatto da schermo ad Alessandro Bastoni. L’argentino ha già dato prova di perdere lucidità, giocando a tutto campo. Dovbyk rimane un punto fermo ma ha bisogno di sbloccarsi nuovamente anche in Serie A, dove sta patendo più che in Europa il duello diretto con i difensori avversari.
E poi c’è Lorenzo Pellegrini, definito “sfortunato” dallo stesso Juric. Il capitano giallorosso è stato etichettato come capro espiatorio di un avvio di annata da dimenticare, ma con l’Inter è stato uno dei più propositivi. Mai come in questo momento, il numero 28 ha bisogno del supporto da parte dei tifosi, lasciando alle spalle critiche e giudizi che possono essere tratti al termine delle stagione. La Roma va a caccia del secondo successo consecutivo, per ritrovare la calma dal punto di vista mentale. E chissà che Firenze non possa essere l’inizio di una lenta rinascita.