Roma, Righetti: “La società è affondata insieme alla squadra”

Ubaldo Righetti si è espresso dopo la clamorosa sconfitta per 5-1 subita dalla Roma, analizzando sia il match sia tutta la situazione che coinvolge la società

Redazione Solo la Roma
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Il 5-1 con cui la Roma è stata sconfitta dalla Fiorentina rischia di essere il punto di non ritorno per Ivan Juric, con la società che starebbe valutando un suo possibile esonero. Ai microfoni di Radio Romanista, durante la trasmissione Primo Tempo, Ubaldo Righetti ha parlato sia della partita disputata dai giallorossi sia di tutta quella che è la situazione societaria.

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Queste le sue parole: “Alla Roma ne ho viste troppe. La partita è la conseguenza di quello che c’è dentro. Può darsi che ci sia qualcuno indifferente. Le parole di Juric e di Pellegrini mi hanno lasciato un po’ così. Soprattutto quelle del Capitano. Mi hanno fatto riflettere un po’. Ieri si è parlato di rigetto; il tecnico ha fatto delle cose incredibili. Mi sono permesso di dire che la nave è affondata. I dirigenti non ci sono. La società è affondata insieme alla squadra e la società non se ne accorge. I Friedkin non lo capiscono.

Righetti ha continuato: “La Roma è una cosa in più tra le loro proprietà: non c’è una dirigenza. Questo è un grosso problema. Sul campo è un discorso tecnico-tattico. Ma la Roma non ce la fa a sostenere questo tipo d gioco. Juric parte cambiando Cristante e Angelino dopo mezz’ora. E loro due sono alcuni dei suoi uomini fidati. Ieri Cristante perde due palloni e viene sostituito. Ma nelle altre partite non hanno rubato due palloni a Cristante? Ecco, sostituendolo non è cambiato nulla”.

Roma, Righetti: “C’è confusione su confusione. Fanno riflettere le dichiarazioni di Pellegrini”

L’ex giocatore della Roma si è poi soffermato sul lato tecnico e tattico della sfida tra Fiorentina e Roma: “Sul primo gol c’era una voragine. Ma Cristante, come tutti gli altri, aveva fornito prestazioni simili anche nelle passate partite. Juric conosce solo quella modalità di gioco. Come predisposizione e atteggiamento è sempre quelle e lui è stato preso per questo motivi. C’è confusione su confusione. Anche Pisilli non ce la faceva a stare dietro ad Adli. Se corri per tutto il campo, poi fai fatica. E Juric continua a parlare di numeri, perché sa che De Rossi è stato mandato via per expected goals, palle perse su rimessa laterale. Probabilmente vuole giocare d’anticipo”.

Righetti ha concluso esprimendosi sulle dichiarazioni di Pellegrini: Fanno riflettere. Non è la prima volta che parla in maniera così rimessa. Faccio fatica. Che cosa significa: ‘Dobbiamo guardarci in faccia e dirci la verità?’. Faccio fatica a capirlo. Ci può essere la verità di Pellegrini, di Cristante e di Mancini. È andato un po’ troppo sul personale quando ha parlato a Dazn: ‘Sapete quanto io soffro’. Non dico che abbia sbagliato. Ognuno legge queste cose in modo diverso”.

E ancora: “Mi ha lasciato dubbi, riflessioni. Quando si parla di uomini, beh. Ci sono sempre le solite frasi fatte. Forse stava nascondendo qualcosa? Un disagio? È una cosa da risolvere, specie in una situazione in cui c’è il deserto assoluto. Bisogna compattarsi e giocare insieme all’allenatore. Io ieri ho visto applicazione. Ma c’è un disagio tattico, di sviluppo. C’è la paura del giocatore nel proporsi, seguendo le idee dell’allenatore”.

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