I giudizi nel calcio sono sempre destinati a cambiare molto repentinamente, e quello sulla Roma ha subito una trasformazione radicale dai blocchi di partenza della stagione ad adesso. Dopo un mercato da oltre 100 milioni e l’apparente fiducia nel progetto De Rossi, in tantissimi davano i giallorossi per certi nelle prime quattro della classifica finale di Serie A, con un Antonio Cassano addirittura sbilanciatosi fino a designarla ad “anti Inter” per lo scudetto. E invece eccoci a raccontare una storia diversa, con il tema Serie B a riempire pagine e trasmissioni.
Una provocazione data da una graduatoria che vede la Roma a +4 sulla retrocessione, ma tante sono state le voce che si sono espresse in merito, a cominciare da Paolo Di Canio al Club di Caressa di Sky Sport: “Sembra una squadra che non crede in se stessa, c’è una paura fottuta di tornare in campo per giocare. Se non avessimo avuto un campionato così scarso per le ultime 5 o 6 della classifica avrei detto occhio alla Serie B. Nel 2004 la Roma aveva Totti, Cassano, altro che questa squadra, e si sono salvati all’ultima giornata. Si era costruito male l’ambiente”.
Ferrajolo: “Se resta Juric la Roma va in B”
Un piccolo warning da parte di Di Canio, che non è rimasto isolato, anzi. Le radio romane si sono scatenate, sottolineando l’estremo disappunto per la gestione dei Friedkin e per le prestazioni delle squadra. Così Luigi Ferrajolo a Radio Radio Pomeriggio: “Io non me la prendo neanche con Juric, i primi colpevoli sono i Friedkin. Una società che assume De Rossi, che è un principiante, e non gli mette nessuno accanto non capisce nulla. Certo che vanno puniti i calciatori, ma se ci sono atti d’insubordinazione è colpa del generale e non dei soldati, c’è un clima insopportabile in squadra. Se resta Juric la Roma va in Serie B“.
Ferrazza: “Andare in zona retrocessione è un attimo”
Gli fa eco Francesca Ferrazza a Teleradiostereo, nel programma Teladoiotokyo, anche sui temi De Rossi e Ranieri: “Ranieri doveva già stare a Trigoria ad allenare, sarebbe un traghettatore di lusso per noi per fare meno danni possibile. De Rossi sta a New York, nemmeno questo mi pare normale. Ho il terrore di chi possa decidere in questo momento, è meglio restare immobili. Daniele non ha l’esperienza e il carattere per risollevare questa situazione. Andare in zona retrocessione è un attimo“. All’orizzonte c’è il Torino, e la paura regna sovrana.