Juric anche con il Torino, questa la decisione presa di comune accordo tra i Friedkin e Ghisolfi, cosa che non ha fatto altro che aumentare i malumori in una capitale ormai in rivolta totale. I tifosi sono consapevoli che la proprietà è la principale colpevole, ma ciò che ha mostrato il tecnico croato non piace né nella forma né nella sostanza, e il tandem De Rossi-Ranieri è ciò che tutti stanno invocando. Probabilmente anche i giocatori, posto che la rivolta dei senatori non è neanche così troppo velata.
Lo scontro tra Mancini e allenatore, oltre ai malumori dei vali Angelino, Cristante e Pellegrini, necessitano di un intervento, e se col Torino non cambierà nulla sarà difficile proseguire in questa maniera. L’opzione romantica e romanista di De Rossi e Ranieri però non è l’unica possibile: torna di moda il nome di Terzic, sondato anche quando fu poi scelto Juric. Il tedesco, libero dopo l’esperienza al Borussia Dortmund, piace per la sua internazionalità, oltre ad essere un estimatore del 4-3-3, modulo che a Roma sperano di rivedere presto.
Oltre però ad un ingaggio importante e alla probabile volontà di avere un contratto lungo non da traghettatore, c’è un altro problema per Terzic: la stampa tedesca raccontava tempo fa di una rissa con Mats Hummels a maggio scorso, pochi giorni prima della finale di Champions a Wembley, uno dei motivi che spinse poi il tecnico ad abbandonare la nave a fine anno. Ma quali furono le cause di tale scontro?
Hummels: “Insultato nel mio onore”
Tutto nacque da alcune dichiarazioni del difensore tedesco dopo un paio di partite con il Borussia, dove criticava l’atteggiamento proposto in gara da Terzic: “Non pensavo che potesse andare avanti così. Mi sono sentito insultato nel mio onore di scendere in campo con quella divisa. così sottomesso, così inferiore in termini calcistici nelle partite contro Leverkusen e Stoccarda. Si trattava di barricarsi con 11 uomini dentro l’area”.
Parole non apprezzate dal tecnico, e il gelo tra i due è stata la naturale conseguenza. Difficile pensare che possano convivere di nuovo, con la Roma che dovrà tenere in considerazione tale cosa. Altri nomi sul piatto sono quelli di Mancini e Allegri, oltre ad un Montella che ammicca ai giallorossi. L’opzione ritorno di De Rossi però resta la più concreta, e dopo il Torino ne sapremo di più.