Le lancette dell’orologio scorrono veloci e la Roma sta preparando nei minimi dettagli la gara contro il Torino. Reduci dalla sconfitta con la Fiorentina per 5-1, i giallorossi sono consapevoli di aver toccato il punto più basso del loro inizio di stagione. L’obiettivo ora è dare il via ad una lenta e costante risalita, per avvicinarsi alla zona Europa. I granata si presenteranno allo stadio Olimpico senza alcun timore reverenziale, con l’idea di compiere una grande impresa.
Il tecnico Ivan Juric starebbe sciogliendo i suoi ultimi dubbi di formazione, con un occhio di riguardo verso la linea di mediana. Se sulle fasce agiranno Celik e Zalewski da quinti, in mezzo al campo il coach di Spalato dovrebbe lasciare in panchina Bryan Cristante. L’ex Atalanta è stato sostituito dopo soli 30′ contro la Viola, per scelta tecnica, ed è protagonista di un momento di drastico calo mentale e fisico. La Roma dovrebbe quindi affidarsi al dinamico duo Manu Koné e Niccolò Pisilli, pronti a caricarsi sulle spalle la squadra per tirarla fuori da un tunnel buio.
Koné, ripartire dal gol
L’unica nota positiva della trasferta al Franchi è stata la prima rete di Manu Koné, con la maglia della Roma. Subentrato dopo solo mezz’ora del primo tempo, il francese ha trovato una rete importante per la sua avventura con i capitolini più che per il risultato. Dinamicità, capacità di cucire i reparti, senso della posizione: il 23enne vuole dar prova di avere tutte le carte in regola per imporsi come uno dei leader dello scacchiere di Juric. Il ragazzo di Colombes partirà dal 1′ minuto con il Torino, squadra che fa della fisicità la sua arma migliore.
Pisilli, caccia al riscatto
Le ultime uscite non sono state semplici per Niccolò Pisilli, uno dei pochi a salvarsi nell’avvio difficile di annata della Roma. Il classe 2004 sta mancando dal punto di vista caratteriale, lecito se si pensa alla giovane età. Nonostante la flessione dei recenti turni, però, il ragazzo della Primavera giallorossa dovrebbe partire dall’inizio. Juric andrà quindi avanti con le sue idee. Soltanto il campo però, ci dirà se il tecnico croato salverà o meno la sua panchina.