Il risultato è la prima grande notizia della gara contro il Torino, la seconda un atteggiamento di squadra per nulla arrendevole e contro Juric, e da qui si dovrà ripartire. Gli aspetti negativi, sia chiaro, non mancano, da un gioco che appare ancora sterile quando è il momento di concludere a rete ad un tifo giallorosso che sarà molto difficile da riconquistare, anche con qualche risultato in più. Una nota positiva però è stato il rientro di Stephan El Shaarawy, infortunatosi contro il Monza qualche settimana fa e lanciato in campo a poco più di 10′ dal termine ieri.
Una serata speciale per il Faraone, che entrando ha tagliato il traguardo delle 300 presenze in Serie A, condite da uno buono score di 69 gol e 36 assist. Di queste, sono ben 214 quella accumulate con la maglia della Roma, nella sua doppia esperienza nella capitale, mentre le altre sono distribuite tra Milan (83) e Genoa (3). Un recupero decisamente importante per Juric, che sugli esterni, ruolo su cui punta molto, ha decisamente bisogno di trovare un po’ di qualità in più, per andare ad aumentare l’apporto offensivo della squadra.
Lollo e Bryan: in panchina insieme 528 giorni dopo
Da una nota lieta come El Shaarawy a due dolenti come Pellegrini e Cristante. I due totem dei capitolini rimangono i più bersagliati dalla tifoseria, e nella sfida contro il Torino non sono partiti dal 1′ per scelta tecnica, come precisato da Juric a fine gara. Un dettaglio da sottolineare, visto che l’ultima volta che avevano scaldato la panchina insieme era stato esattamente 528 giorni fa, a testimoniare come, nel tempo, si siano sempre rivelati due giocatori fondamentali per tutti gli allenatori passati al convento.
Si trattava di un Roma-Salernitana datato 23 maggio 2023, con Mourinho che, proprio come ieri, fece entrare i due solo nel secondo tempo. Il match vide i giallorossi rimontare due volte lo svantaggio, targato Candreva-Dia, grazie ai gol di El Shaarawy e Matic, chiudendo sul 2-2. Questa volta il risultato è stato pieno, ma per Lollo e Bryan il periodo è decisamente il più difficile della loro carriera.
Fischi e applausi: il tifo fa distinzioni
Olimpico che si è evoluto nella propria protesta ieri sera: non più una polemica diffusa, ma cori per la maglia e distinzioni in base ai singoli: ecco dunque gli scroscianti applausi all’uscita di Dybala o all’ingresso in campo di El Shaarawy, e poi gli immediati fischi per Pellegrini, Cristante e Zalewski. I due volti di una Roma che dovrà essere brava a gestire una situazione non semplice.