La Roma ha perso la propria identità e con il passare dei giorni sta aumentando un sentimento di nostalgia di una squadra che, con Josè Mourinho prima e De Rossi poi, era rappresentata da due allenatori totalmente identificati con la città e la tifoseria. Il tecnico di Ostia nella capitale ci è nato e cresciuto, mentre lo Special One è arrivato nell’estate del 2021, conquistando nel giro di pochi mesi il primo storico trofeo europeo del club.
Oggi, invece, non c’è nessuno che si batte per il bene della Roma e le immagini dei due precedenti allenatori sembrano appartenere a un passato lontano. De Rossi si è allontanato con la famiglia (in vacanza prima in Islanda, poi a New York), Mourinho sta diventando un’icona al Fenerbahce. Il tecnico portoghese è diventato leader di un popolo nella lotta contro “il sistema” e gli arbitri. Sicuramente, la nostalgia dei tifosi romanisti è aumentata vedendo le azioni virali dello Special One degli ultimi giorni.
Mourinho show con il Fenerbahce
Mourinho non ha per nulla accettato alcune decisioni arbitrali controverse avvenute nell’ultimo match del suo Fenerbahce con il Trabzonspor, tanto da postare il video di un rigore non concesso sui sui profili social. Al termine della partita, vinta dalla sua squadra per 3-2 nei minuti di recupero, lo Special One ha portato avanti un monologo di quasi otto minuti contro l’arbitro e il VAR della gara.
Mourinho è convinto che ci sia un sistema a sfavore del Fenerbahce: “Giochiamo contro buoni avversari come il Trabzonspor, ma soprattutto contro un sistema. E giocare contro un sistema è la cosa più difficile. Stasera abbiamo giocato contro una buona squadra, contro un’atmosfera forte, contro il VAR e contro un sistema. Molto difficile: ecco perché abbiamo festeggiato così tanto questa vittoria. Il sistema cercherà di punirmi, il sistema cercherà di chiudermi la bocca. Non ci arrenderemo“. Parole che ogni romanista avrebbe voluto sentirsi dire ieri dopo il ko con il Verona.
Il gesto di Salzarulo
L’episodio più emblematico è stato il gesto del match analyst Salzarulo, che, a fine primo tempo, ha tentato di mostrare all’arbitro la gomitata subita da N’Dicka in occasione del secondo gol del Verona, esibendo un video sul suo portatile. Questo atto, di chiara ispirazione mourinhana, gli è costato l’espulsione, ma rappresenta anche un simbolo della disperazione e della frustrazione che permeano l’ambiente giallorosso.