La sconfitta contro il Verona al Bentegodi ha messo in evidenza, ancora una volta, i gravi limiti della Roma, colpendo duramente le speranze di rilancio e confermando la mancanza di solidità e identità della squadra di Ivan Juric. Al momento, i giallorossi sono più vicini alla zona retrocessione (+5 dal terzultimo posto) che alla zona Champions League (-9 dalla Fiorentina quarta). In parecchi hanno iniziato a paragonare l’attuale stagione con quella del 2004/2005.
La stagione dei cinque allenatori
Le analogie con la famosa “stagione dei cinque allenatori” iniziano ad essere preoccupanti, considerando che quella è stata finora la peggiore stagione della Roma nell’era dei tre punti. La stagione iniziò con le dimissioni di Prendelli ancor prima dell’inizio di campionato, con Voeller che resse per poche settimane prima di dimettersi. Poi, ci fu l’arrivo di Del Neri (in mezzo la sfida con il Real Madrid al Bernabeu con Ezio Sella in panchina) e da marzo in poi la coppia Conti-Sella.
La giostra di cambi tecnici culminò in un caotico ottavo posto finale, a soli 3 punti dalla zona retrocessione. Come venti anni fa, la Roma si ritrova dopo 11 giornate con 13 punti (media di 1,18 per partita, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. Inoltre, anche nel 2004 il tecnico è cambiato dopo quattro giornate. La speranza è quella che la squadra riesca a invertire il trend negativo, ma le possibilità di vedere un terzo allenatore nel giro di due mesi sono sempre più elevate.
I possibili sostituti di Juric
Il destino di Juric è tornato a essere appeso a un filo. Il tecnico croato era riuscito a salvare la panchina con la vittoria contro il Torino, ma il ko con il Verona potrebbe aver complicato nuovamente la sua posizione. Nelle ultime ore, ha iniziato a circolare la voce di un contatto con Paulo Sousa, attuale allenatore dello Shabab Al-Ahli.
I nomi più discussi per un possibile cambio includono anche Claudio Ranieri, Roberto Mancini, Maurizio Sarri e Massilimino Allegri. Al momento, i Friedkin sembrano restii a richiamare Daniele De Rossi, in quanto ritenuto non adatto a guidare la Roma in questa fase della sua carriera.