Roma senza anima, la crisi non trova fine: e i Friedkin?

La Roma continua a vivere il proprio momento di totale difficoltà, dimostrato anche dal pareggio in Europa League con l'Union Saint Gilloise, senza poter contare sulla vicinanza dei Friedkin

Redazione Solo la Roma
Redazione Solo la Roma
Dan e Ryan Friedkin

La stagione della Roma continua nella sua totale mediocrità, senza che si riesca a trovare una soluzione per sbloccare una situazione irreale. La serata di ieri a Bruxelles è stata un nuovo capitolo delle difficoltà che questa squadra ha fin da agosto, ma dalle quali sembra essere impossibile uscirne. Contro l’Union Saint Gilloise è arrivato un pareggio praticamente inutile, che non permette di rialzare la testa dopo la sconfitta con il Verona ed impedisce anche di fare un importante balzo avanti nella classifica di Europa League, con i capitolini fermi a soli cinque punti.

- Pubblicità -

Ancora una volta a finire sul banco degli imputati è Ivan Juric, per il quale è stata rinnovata la fiducia a tempo, ma la cui avventura alla Roma sembra quasi essere già finita. Più volte si è detto di come il tecnico croato fosse appeso ad un filo sottilissimo, che dopo questo pareggio appare ad un millimetro dallo spezzarsi e portare all’esonero. Scartata l’opzione del ritorno di De Rossi, sul tavolo resterebbero soprattutto i nomi di Mancini, di Sousa e Lampard, con quest’ultimo che sarebbe tra i preferiti. Il tutto potrebbe verificarsi con l’arrivo dei Friedkin a Roma, anche se per il momento della proprietà americana non vi è ancora nessuna traccia in quel di Trigoria.

Friedkin lontani

In tutto questo caos che avvolge la Roma da diverse settimane, i Friedkin continuano a non essere presenti, rimandando il loro arrivo in Italia. Più che pensare al bene della squadra sembrano infatti essere concentrati su altro, con i diversi viaggi di questi giorni che li avrebbero portati alle Maldive. Le possibilità che Dan e Ryan siano presenti allo stadio nella prossima gara di campionato contro il Bologna sarebbero piuttosto remoto, con un loro sbarco nella Capitale che potrebbe essere previsto successivamente al match.

Ancora una volta la proprietà americana sembra dare l’impressione di non aver capito fino in fondo l’ambiente in cui si trova, senza contare che sono stati proprio i Friedkin, con la loro decisione di esonerare De Rossi, i principali artefici dell’inizio di tutto questo polverone. La gente della Roma ha bisogno di altro, di qualcuno che ci metta la faccia e che sia costantemente vicino alla squadra, soprattutto in questi momenti in cui mostrare la propria presenza sarebbe cosa buona e giusta.

Condividi questo articolo
Lascia un commento
P