Archiviata la sconfitta per 3-2 contro il Bologna, per la Roma ha avuto inizio un periodo di riflessioni e quesiti ai quali dare una risposta. La debacle patita con i felsinei ha portato i giallorossi a rendere realtà una scelta che sembrava nell’aria da diverse settimane. Si tratta dell’esonero di Ivan Juric, allontanato per via delle sole 4 vittorie in 12 gare da allenatore. Troppo poco, se si considera il coach di Spalato doveva portare la nave in acque ben più tranquille. Al posto del croato, i Friedkin hanno deciso di puntare su un volto noto nella Capitale.
Parliamo di Claudio Ranieri, alla terza avventura tra le fila della Lupa. Il 73enne è sempre stato chiaro con addetti ai lavori e non solo: l’unica chiamata che avrebbe accettato dopo il ritiro sarebbe stata quella della Roma. Ironia della sorte vuole che proprio i capitolini abbiano alzato la cornetta e per il classe 1951 è tempo di portare al termine l’ennesimo capolavoro di una carriera già di per sé memorabile. Il tecnico di Testaccio dovrebbe dirigere il suo primo allenamento nella giornata di domani 14 novembre, più nello specifico nel pomeriggio. In mattinata, invece, arriverà la firma sul contratto che lo legherà al club fino a giugno 2025.
Roma, Ranieri ed il ritorno alle basi
Per poter tornare nella parte sinistra della classifica, la Roma punterà su un allenatore semplice ma efficace, che nell’arco della sua carriera ha sempre dato prova di mettere in campo squadre equilibrate e solide. Ranieri si affiderà con ogni probabilità al 4-2-3-1, modulo che permette ai giallorossi di tenere bene il rettangolo verde di gioco.
Il coach di Testaccio potrebbe rilanciare alcuni dei volti che tanto hanno deluso le aspettative, in questo avvio di stagione. Uno di questi è Matias Soulé, pronto a partire sulla fascia destra in trequarti per rientrare sul mancino e calciare a giro. Attenzione anche a Manu Koné, centrocampista dinamico che potrebbe dire la sua davanti alla difesa. Ranieri darà le chiavi della difesa a Mancini, mentre al suo fianco ci sarà N’Dicka. La Roma riparte da un uomo che conosce il calcio meglio di chiunque altro.