“Sono stato chiamato dopo una grandinata. Tutti sanno quanto ci vuole per rimettere a posto il territorio e come voi produttori coccoliate ogni campo d’uva, dovrò fare lo stesso con ogni giocatore”. Così ha parlato Claudio Ranieri a Bibenda 2025, usando una metafora sul vino consona all’occasione. Tale grandinata ha fatto molti danni nella Roma, devastata all’interno di una società fin qui mal gestita e di una squadra con idee confuse e fiducia sotto zero. Le prime sensazioni parlano di un vento cambiato con il cambio di panchina, la speranza di ogni tifoso.
Il gruppo di allenamento è ristretto causa Nazionali, ma già molti big sono al servizio di Ranieri. A cominciare da un Dybala da gestire, anche se il messaggio del tecnico è stato chiaro: se sta bene gioca e, di conseguenza, rinnoverà automaticamente al raggiungimento di tot presenze. Nessuna limitazione dunque, con Sir Claudio che vuole ritrovare i numeri della Joya dell’anno scorso, quando in campionato garantì 10 punti con 13 gol e altri 13 con 9 assist. Al momento allenamenti differenziati per lui, per essere al top già contro il Napoli.
Chi sembra avere un altro piglio in questi primi allenamenti guidati dall’ex Cagliari e Leicester è Matias Soulé, il più deludente tra gli investimenti dell’estate. Colpi importanti in partitina ed una carica che non si era vista nella precedente gestione, con la speranza che possa tornare quello della prima parte di stagione a Frosinone. Al momento resta l’alternativa di Dybala, ma Ranieri non ha assolutamente escluso la convivenza nel caso sia una cosa che lo convincerà durante le prove tattiche.
Nuova vita per Hummels
Compito primario però affidato al tecnico di Testaccio sarà quello di registrare una retroguardia da 17 gol subiti in 12 gare di Serie A, oltre ai 3 in 4 in Europa League. Solidità e compattezza sono mantra di Ranieri, e la domanda è una: sarà difesa a 3 o a 4? Probabile che, almeno di partenza a Napoli, si possa dare continuità al modulo con il terzetto dietro, con la novità Hummels finalmente in campo. Claudio si è detto sorpreso di non averlo visto in campo in quest’inizio di stagione, ma la sua esperienza in un momento così delicato serve. Al Maradona si candida per una maglia dal 1′ con Mancini e N’Dicka ai suoi lati.