Ranieri cerca Joya, Dybala un problema o una risorsa per la Roma? A Napoli il primo test

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Lorenzo Zucchiatti
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Dybala con la maglia della Roma

Era il 26 luglio 2022 quando oltre 50.000 anime giallorosse, quasi un uno Stadio Olimpico pieno, si riunivano davanti al Palazzo della Civiltà italiana all’EUR per accogliere nella capitale Paulo Dybala. Un giocatore fuori dal comune, dotato di un talento che né si compra né si allena, che aveva scelto la Roma dopo l’addio sofferto alla Juventus ed un’Inter aspettata ma mai raggiunta. A due mesi di distanza dalla vittoria della Conference League, si rinnovava dunque l’entusiasmo di una piazza che con Mourinho e la Joya sognava in grande, e le gesta dell’argentino si sono viste.

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18 gol e 9 assist in 38 gare nel 2022/23, 16 e 10 in 39 nel 2023/24, il tutto abbinato però ad una fragilità fisica con cui ha dovuto sempre fare i conti. Di qui il tormentone che riecheggia nella capitale da due anni a questa parte: C’è una Roma con Dybala e una senza, profondamente diversa nel gioco, nei risultati e nella consapevolezza dei propri mezzi. Da quest’estate però ecco i dubbi sull’imprescindibilità della Joya, e dopo 4 mesi di stagione e tre allenatore diversi, la domanda spontanea e legittima, visto il suo rendimento, è una: l’argentino è un problema o una risorsa per il club?

Pro e contro di Dybala

È stato evidente come la società fosse pronta a sacrificarlo sul mercato, non più soddisfatta del rapporto età-stipendio-tenuta fisica. Lo stesso De Rossi aveva dichiarato come fosse più preoccupato dell’eventuale sostituto che del giocatore stesso, facendo eco ad un Totti che, qualche mese prima, aveva “invitato” la dirigenza a riflette su un Dybala top ma che fa 15 partite all’anno. Rimpiazzo che effettivamente è arrivato: Un Matias Soulé fin qui spento anche perché chiuso dal suo connazionale.

Ma i dubbi sulla salute della Joya giustificano tale voglia di cambiamento? In effetti, nonostante gli ottimi numeri in fase realizzativa, nelle due passate stagioni Dybala ha fatto registrare 13 infortuni, 164 giorni di stop e 35 partite saltate. Non poche per il giocatore dichiaratamente più forte della squadra. In questa prima parte di anno, ci sono stati quantomeno solo cambi precauzionali, che testimoniano però la poca serenità del ragazzo, mai tradottosi i lesioni, ma resta il fatto che le presenze sono 12 su 16, per un totale di 625′ su 1.440 disponibili, condite da appena 2 gol (uno su rigore) e 0 assist.

Talento e amore per l’argentino non si discutono, ma per un giocatore da 6 milioni annui ciò non basta, anche perché saranno sufficienti appena 7,8 partite da almeno 45′ per vedere il contratto rinnovato automaticamente fino al 2026. Ranieri è stato chiaro sul tema: “Faccio come mi pare”, e i dati per essere d’accordo ci sono: dalla stagione 2022/23, 89 gare per la Roma con Dybala in campo, di cui 42 vittorie, 28 pareggi, 19 sconfitte ed una media punti di 1,73 a partita: 34 i match senza la Joya, con 12 successi, 11 pareggi, altrettanti ko e media punti che scende a 1,38. Per il mister l’ex Juventus non si tocca, a partire dalla trasferta di Napoli.

Napoli andata e ritorno: la Joya cerca il gol in trasferta

E sarà solo la prima sfida di un trittico di fuoco quella contro l’attuale capolista della Seria A, con la Roma che affronterà partenopei, Tottenham e Atalanta in una settimana. Come detto, con un Dybala che, dopo gli ultimi esami sostenuti al Campus Biomedico che hanno scongiurato problemi muscolari latenti, è pronto a calcare il campo dello stadio del suo idolo Maradona, per ripagare la fiducia di Ranieri e risollevare una squadra ferita.

Proprio a Napoli la Joya ha trovato il suo ultimo gol in trasferta, su calcio di rigore, datato 28 aprile 2023, e quale miglior occasione dunque per ritrovare la rete lontano dall’Olimpico, magari su azione. Cercherà di fare lo stesso, ma a parti invertite, l’ex compagno Romelu Lukaku, con la quale ha formato una coppia dalla quale ci si aspettava di più in giallorosso. Ora il partner con cui fraseggiare sarà Dovbyk, per tornare grande e convincere i più scettici di come possa essere ancora determinate per la Roma.

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