La scossa Ranieri si è a mala pena avvertita a Roma, con la squadra che, con la sconfitta di Napoli, rimane impantanata in mezzo alla classifica a +3 dalla zona retrocessione. Tecnico di Testaccio atteso da un lavoro immane a Trigoria, dal mettere a posto una difesa fragile a recuperare pedine fondamentali come Pellegrini e Dybala, ma tempo e calendario non aiutano. Prima di accogliere all’Olimpico l’Atalanta, giallorossi attesi dalla sfida di Europa League contro un arrembante Tottenham, reduce dalla clamorosa vittoria per 0-4 sul campo dei campioni del Manchester City.
Gara importantissima per la Roma, visti i soli 5 punti conquistati nelle prime 4 partite della League Phase, ma l’ostacolo è decisamente proibitivo. In gare ufficiali è di fatto un inedito, visto che con gli Spurs si registrano solo amichevoli e match in ricchi tornei estivi, ma i precedenti oltremanica sono allarmanti per i capitolini: 1 sola vittoria sulle 20 gare disputate in Inghilterra, risalente al 2001, quando la squadra ottenne un inutile successo per 0-1 sul campo del Liverpool, visto che all’andata degli ottavi di Champions finì 0-2 per i Reds. Nelle altre 19 sono arrivati 6 pareggi e 13 sconfitte; urge un’impresa.
Pressing e gol: il Tottenham di Postecoglu
Una ventata di aria fresca quella portata da Postecoglu, poco più di un anno fa, a Londra, anche se l’incostanza sembra essere il difetto che il Tottenham si sta portando avanti dalla stagione scorsa: per il momento 19 punti in 12 gare di Premier League, frutto di 6 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte, che valgono il -12 su un Liverpool in fuga e il -3 dalla zona Champions. Manca dunque un piccolo step agli Spurs per diventare una grande del calcio inglese, ma quando la squadra gira è quasi inarrestabile, e il City di Guardiola lo ha scoperto a proprie spese pochi giorni fa.
Tottenham primo in Europa per pressing (PPDA, passes per difensive action) nonché primo in Inghilterra per gol segnati (27) ed expected goals (media di 2,67 gol tra le mura amiche). Risulta poi secondo, sempre in patria, per tiri in porta effettuati, tocchi in area avversaria e possesso palla. Postecoglu che chiede costruzione dal basso già col portiere, che non sarà Vicario per un grave infortunio, e piazza due mastini come Bissouma e Sarr a formare la diga davanti alla difesa. Spazio alla fantasia poi con Maddison, Kulusevski e Son, con anche il supporto di due terzini di spinta come Udogie e Porro. Attacco sostenuto da Solanke, per un Tottenham che spaventa la Roma.