La sconfitta contro il Napoli è passata in archivio e per la Roma è già tempo di tornare in campo. I giallorossi devono necessariamente e nuovamente ripartire da zero, con il desiderio di uscire da una crisi senza precedenti. L’obiettivo è si difficile ma al tempo stesso non impossibile, con la prima occasione di rinascita che arriverà già domani. Tra poco più di 24 ore, infatti, i capitolini affronteranno il Tottenham, nella gara valida per il 5° turno della fase a girone unico dell’Europa League. Una partita estremamente delicata, contro un avversario in forma e completo in ogni reparto.
Dopo aver stilato la sua lista dei convocati, che comprende anche Paulo Dybala e Alexis Saelemaekers, il tecnico Claudio Ranieri si è già focalizzato sulla difficile trasferta in terra londinese. Riavvolgendo il nastro alla mattinata odierna, però, il coach di Testaccio ha diretto il cosiddetto lavoro di rifinitura a Trigoria, nel quale è andato in scena un simpatico siparietto. Manu Koné ha sbagliato un esercizio, con il tecnico 73enne che ad alta voce ma in tono scherzoso ha urlato “Bonjour!”. Dopo il richiamo effettuato dall’allenatore classe 1951, il francese è tornato sull’attenti, ricoperto dagli “Alé” dello staff della Roma.
Roma, Koné punto fermo di Ranieri
Il simpatico siparietto andato in scena a Trigoria ci lascia, però, una chiara indicazione: Manu Koné è una delle pedine fondamentali, per il credo calcistico di Ranieri. Quest’ultimo punta fortemente sul francese, arrivato nell’ultima sessione estiva di calciomercato dal Borussia Monchengladbach e diventato con il passare delle settimane fondamentale in mezzo al campo. Il 23enne ha dato prova di saper alzare l’asticella, sotto ogni punto di vista.
Fisicità, senso della posizione, capacità di legare i due reparti: Koné sembra avere tutto ciò che serve in questo momento alla Roma, per uscire da un tunnel senza luce. Il classe 2001 dovrebbe essere confermato dal 1′ minuto anche nella gara di domani con il Tottenham, che andrà disputata ad alti ritmi contro una squadra in salute. Ranieri spera di riuscire a far consacrare il ragazzo nato a Colombes, chiamato a caricarsi sulle spalle un gruppo in difficoltà.
